Informazioni
cm 127 x 189,5
Provenienza
Bibliografia
Il dipinto offerto nel lotto si inserisce iconograficamente nella fortunata e longeva tradizione delle Veneri, attorniate da un bucolico paesaggio, che ebbe ampia diffusione nell'arte veneta da Giorgione e Tiziano in poi. Non è un caso infatti che l'opera qui presentata avesse un'antica attribuzione proprio al Vecellio, da cui riprende la luce morbida e soffusa, il cielo striato di nubi, l'atmosfera dolcemente sensuale.
Tuttavia il dipinto, per evidenti caratteri stilistici, è da datarsi tra la fine del Seicento e l'inizio del Settecento. In particolare alcuni utili confronti possono essere istituiti con la produzione di Antonio Bellucci (Pieve di Soligo 1654 - 1726), nella quale si fondono elementi del classicismo barocco con atmosfere già rococò, ma pur sempre memore della lezione dei grandi maestri dell'arte veneta del Cinquecento.