Informazioni
In metallo nichelato e specchio di grosso spessore tagliato a spacco.
Produzione Luigi Fontana.
Probabile provenienza: Via Randaccio, prima abitazione di Gio Ponti.
Una coppia simile è tuttora collocata all’ingresso della prima residenza di Ponti, in via Randaccio 9 a Milano. Queste ultime lampade sono però in metallo dorato, portano l’effigie del sole e come portalampade hanno una torcia. Nella simbologia pontiana, di gusto palladiano, questo potrebbe essere un riferimento ad uno dei quattro elementi primordiali: il Fuoco.
La coppia di appliques in catalogo, invece, rappresenta l’elemento Acqua e per questo è realizzata in metallo nichelato, come cimasa ha una fontana e, tutto attorno, la cornice è un bordo ondulato che riporta allo scorrere dell’acqua, così come i portalampade, che ricordano due zampilli.
Il collezionista che ha conservato per anni queste lampade sostiene inoltre che gli specchi cambino di tonalità durante il giorno, proprio come l'acqua cangiante muta il suo colore a seconda dell'ora in cui la si guarda.
Ritroviamo in queste applique la celebrazione di Gio Ponti per la natura, sua costante fonte di ispirazione.