Stima
€ 2.500 - 3.500
Lotto venduto
€ 3.870
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Informazioni
cm 17 x 28
firmato in basso a sinistra: TSignorini
al retro, sul supporto, titolato A Pistoia e timbro: Opera di Telemaco Signorini appartenente al Comm. Paolo Signorini
Provenienza
vendita Signorini, 1930, n. 256 (come A Pistoia);
collezione privata.
Bibliografia
D. Durbè, I Macchiaioli: nuovi contributi, Roma, 1997, p. 23, n. 16
Note Specialistiche
Vi sono alcune analogie, infatti, con altri paesaggi pistoiesi realizzati in quel torno d'anni; si segnalano Verso Pistoia (collezione privata) e, per il taglio fortemente orizzontale, Orti a Settignano (Case al sole). Cfr. T. Panconi, Telemaco Signorini. Catalogo generale ragionato delle opere, Firenze, 2019, n. 70 e n. 118.
Siamo innanzi al Signorini cruciale, al suo passaggio dal en plein air alla novità della macchia. Un viaggio molto importante per la sua arte fu quello che, con Vincenzo Cabianca e Cristiano Banti, fece di lì a poco, nel 1859 a La Spezia dove ritrasse i borghi di Pitelli, San Terenzo, Vezzano Ligure, Lerici, Sarzana, Riomaggiore e la costa delle Cinque Terre nella prospettiva di dare un nuovo impulso alla propria pittura, dotandola di vigorosi contrasti tra le luci e le ombre, in grado di definire la "macchia" di colore come l'elemento costitutivo dell'opera.
Egli, qui nella campagna toscana e probabilmente poco prima del suddetto viaggio, definisce meglio la macchia e utilizza anche le importanti conquiste venete del colore; non si può fare a meno di notare le note di verde che pervadono la composizione.