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Arte Africana / Opere dalla Collezione Svizzera di Walter Schwab

mercoledì 13 ottobre 2021, ore 17:00 • Milano

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SENUFO Costa D’Avorio, regione di Korhogo

Stima

€ 16.000 - 20.000

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Informazioni

Esemplare maschile 74 cm, esemplare femminile 72 cm
Coppia di figure.

Legno duro a patina scura brillante.
Secondo un’antica tradizione Senufo questi due personaggi rappresentano l’immagine di spiriti protettori della foresta. Il corpo, senza i piedi, è sostenuto da una base emisferica. Sono opere rare e lo stile ricorda la famosa coppia della collezione di Samuel Dubiner. È probabile che questa coppia di sculture fosse stata conservata all’interno di un santuario, tenuta coperta con un panno protettivo.Il legno è stato accuratamente levigato con foglie abrasive allo scopo di rendere lisce le superfici sulle quali sono tuttora presenti residui di polvere chiara. Sotto la base dell’esemplare femminile è inchiodato un dischetto di rame lavorato.Alcune immagini di riferimento sono scolpite sulla cima dei caschi di danza utilizzati dagli adepti della società “Lo”, una setta che regolava la vita sociale e religiosa dell’intero popolo Senufo. I caschi di danza, che uscivano assieme alla famose sculture chiamate Deble, venivano indossati in occasione dei funerali di importanti personaggi della comunità. La rarità di questi caschi è suggerita non solo dai pochi esemplari conosciuti, ma anche dal loro uso, infatti, uscivano solo in occasione del “grande funerale” al quale partecipava tutta la comunità che commemorava gli antenati morti negli ultimi 4 o 5 anni. Le figure denotano un forte astrattismo e solo il volto mostra una certa somiglianza con la tradizione delle opere Senufo. La struttura del corpo, con il collo a spirale e l’assenza di braccia, è assai rara nella statuaria Senufo. Questo stile è presente in alcuni caschi di danza Déguélé che provengono anch’essi dalla regione di Korhogo. La loro realizzazione sarebbe l’opera del sottogruppo Kiembarache operava nella collettività dei Fodombélé. La pettinatura a cresta di gallo suggerisce il richiamo “all’uccello sacro delle anime".

Provenienza

Collezione privata (1993);

Bibliografia

FRIEDMAN MIRIAM, African art: Collection Samuel Dubiner, Tel Aviv Museum 1960, n° 25 (455);
FRASER DOUGLAS, Arte Primitiva, Editore Il Saggiatore, Milano 1962, pagina 96 (26);
GOLDWATER ROBERT, Senufo sculpture from West Africa, New York 1964, pag. 21 e figure 84 (1081);
AUTORI VARI, The Art of a Continent, Editore Tom Phillips, Jonn Picton, Londra 1995, scheda di Timothy Garrard a pag. 454 (853);
DERBIER ALAIN, Arte e Cultura Africana: Il Museo SMA di Lione, Pubblicazione della Società Missioni Africane, Genova, Gennaio-Marzo 2002, n° 53 (696);
MEYER LAURE, Black Africa: Masks, Sculpture, Jewelry, Paris 2001, pagg. 102 e 103 (773);
FISCHER EBERHARD & HOMBERGER LORENZ, Les Maitres de la sculpture de Cote d’Ivoire, Musée du Quai Branly Paris 2015, pagg. 159 – 167 (870);
HAHNER-HERZOG IRIS & KECSKESI MARIA & VAJDA LASZLO, L’Autre Visage: Masques africains de la collection Barbier-Mueller, Genéve 1997, pag. 64 (605);

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