Informazioni
Maschera di danza. Legno scolpito a decoro geometrico inciso e dipinto in policromia con colori di origine naturale bianco, rosso e nero Maschera casco zoomorfa a becco d’uccello e cresta di gallo.
La zona geografica nella quale si trovano queste maschere è la sezione dei paesi Mossi che va a sud e a ovest del fiume Volta Bianco, ma con un’estensione settentrionale che penetra nel regno Yatenga, con i villaggi di Kebesa, Moundia, Tarmounouma, a sud-ovest di Gourcy. Questa maschere, indossate come un copricapo di danza durante le cerimonie funebri, appartenevano ad un giovane della società Wango. Sono eseguite nello stile che Christofer Roy ha chiamato “stile di Ouagadougou” .Sono piccole maschere in legno, zoomorfe, colorate con disegni geometrici rossi, neri e bianchi, che raffigurano animali stilizzati che vivono abitualmente nelle savane dei paesi Mossi. Il tipo di animale rappresentato: uccello, pollo, antilope, ecc., riprende certi aspetti propri della bestia.Ogni maschera appartiene ad un individuo e praticamente tutte le specie possono essere presenti in un villaggio composto da più clan. Erano sempre indossate con pesanti costumi di rafia che nascondevano l’identità del danzatore. Le maschere Mossi di questo tipo sono imparentate stilisticamente con le maschere zoomorfe, rosse, bianche e nere, utilizzate dai Nouma, Lela e Ko, gruppi che i Mossi chiamano Gurunsi.
Provenienza
Ex collezione Orio Ciferri (Pavia) Acquistata da René Garcia nel gennaio 1990, con expertise;
Collezione privata (1999);
Bibliografia
ROY CHRISTOFER D. “Forme & signification des Masques Mossi” article published in journals:
Arts d’Afrique Noire n° 48, winter 1983, pag. 9 - 23 (first part)
Arts d’Afrique Noire n° 49, spring 1984 pag. 11 - 21 (second part);
PLASS MARGARET "African Tribal Sculpture" The University Museum of Philadelphia 1956, n° 3C (388);