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Arte Africana / Opere dalla Collezione Svizzera di Walter Schwab

mercoledì 13 ottobre 2021, ore 17:00 • Milano

37

BAMBARA, Mali, regione di Sikasso e Kutiala

Stima

€ 10.000 - 14.000

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Informazioni

h 96 cm
Copricapo di danza.
Legno duro con patina scura, lamine di ottone lavorato, strisce di pelle, restauri indigeni, erosione.
Copricapo di danza Chy-Wara che rappresenta l’esemplare femminile dell’antilope Kober, una specie della savana che durante lo svezzamento porta il suo piccolo sulla schiena: in questo caso è una femmina. La scultura è scolpita in senso verticale ed è impreziosita con lamine di metallo lavorato a bulino - una caratteristica delle opere Marka - e con una serie di incisioni del legno che caratterizzano queste opere Bambara. Le corna rettilinee sembrano arrotolate a spirale.Si conoscono diversi modelli che cambiano in base all’animale rappresentato.

Provenienza

Collezione privata (2002);

Bibliografia

GOLDWATER ROBERT, Bambara sculpture from the Western Sudan, New York 1963, n° 55 e 56 (1080);
AUTORI VARI, Bamana: The art of existence in Mali, Museum Rietberg Zurich Editor Calleyn J. P. 2001, pagg. 200 - 233 (429);
BASSANI EZIO, La Grande Scultura dell’Africa Nera, Firenze 1989, fig. 29 (231);
MONTI FRANCO, Le arti primitive, volume IX della collezione “Capolavori nei secoli”, Fratelli Fabbri Editore, Milano, 1961-1964 dedicato alle arti extraeuropee. (Edizione francese), pag. 1349 (1087);
IMPERATO PASCAL JAMES, Sogoni Koun, Articolo pubblicato su African Arts (UCLA) Febbraio 1981,pagg. 38-47;
COLLEYN JEAN-PAUL & HOMBERGER LORENZ, Ciwara - Chiméres Africaines, Musée du Quay Branly, Five Continent Edition, Milano 2006, pag. 48, fig. 32 (868);
Queste sculture Bambara, per le forme astratte degli animali raffigurati e per l’originalità dei disegni, hanno dato una fama mondiale agli artisti di questo gruppo. Durante le feste che si tenevano in onore di Chy-Wara,- mitica divinità metà uomo e metà animale - il copricapo veniva indossato sul capo da un danzatore per mezzo di un caschetto di vimini legato alla base della scultura. Questa divinità, considerata dai Bambara la portatrice dell’agricoltura sulla terra, era invocata in una danza rituale da una coppia di giovani che in testa tenevano rispettivamente un esemplare maschile ed uno femminile. I danzatori, coperti con abiti coperti da cerimonia, in presenza degli abitanti del villaggio, attraverso i passi della danza imitavano i movimenti degli animali.

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