Informazioni
- Eleggibile Mille Miglia, in quanto con motore AC.
- Vero pezzo da collezione: prodotti soli 223 esemplari.
- Auto proveniente dalla collezione Franzi.
- Ottimo investimento.
FIVA Identity Card, annoverata Automotive Masterpieces.
Documenti
Vettura in corso di nazionalizzazione in Italia al momento della stampa del catalogo.Documenti e targhe originali inglesi, Registration book, fatture dei principali interventi dagli anni ’90 ad oggi.
Eleggibilità
- Mille Miglia. Eleggibile.Eleggibile, in quanto motorizzata AC.
- Giro di Sicilia. Eleggibile.
- Targa Florio. Eleggibile.
- Goodwood Revival. Eleggibile.
- Coppa d’Oro delle Dolomiti. Eleggibile.
- Vernasca Silver Flag. Eleggibile.
- California Mille: Eleggibile.
- Nürburgring Classic. Eleggibile.
- Le Mans Classic.
Provenienza
Presentata al British International Motor Show dell'ottobre 1953, la AC Ace era essenzialmente una versione rielaborata della LOY 500, la bella auto sportiva progettata da John Tojeiro con la quale Cliff Davis aveva conquistato sei vittorie e quattro secondi posti durante quell’anno (oltre al nono posto assoluto alla Nove ore di Goodwood).Tojeiro aveva assicurato che il telaio tubolare a longheroni della Ace godesse della stessa maneggevolezza di quelli della sua concorrenza, dotandolo di sospensioni indipendenti con balestra trasversale, sia all’avantreno che al retrotreno. Progettata e disegnata sulla base della LOY 500 (essa stessa un omaggio alla Ferrari 166 MM Barchetta, carrozzata dalla Carrozzeria Touring), la Ace era probabilmente ancora più bella e godeva di maggiore personalità. La versione di serie mostrava il tocco del progettista AC, Alan Turner, e la carrozzeria in alluminio era stata progettata e costruita da Eric George Gray. L'influenza stilistica della Ferrari 166 MM Barchetta era ancora visibile, ma, soprattutto nella parte anteriore, non era più una copia, ma un vero e proprio capolavoro di stile. Il telaio di Tojeiro era relativamente semplice, con due longheroni tubolari principali a sorreggere il differenziale, lo sterzo a cremagliera di derivazione sportiva, le balestre trasversali e bracci trasversali inferiore, mentre la carrozzeria era sorretta da una struttura in acciaio. La bassa carrozzeria permetteva un'eccellente maneggevolezza pur non essendo dotata di barra antirollio. Aveva una velocità massima di circa 105 mph (170 km/h).Entrata in produzione nel 1954, questa splendida due posti con carrozzeria in alluminio fu inizialmente alimentata dal motore 6 cilindri in linea da 1991 cc della AC, progettato da John Weller, fondatore della AC. Il motore a distribuzione monoalbero in testa era alimentato da tre carburatori SU e produceva circa 85 cv; un risultato che ben si confrontava con i 90 cavalli erogati dal quattro cilindri di 2660cc delle “Big Healeys” contemporanee. Sebbene il motore AC risultasse sconfitto in termini di prestazioni dalle unità più potenti Bristol e Ford (che avrebbero equipaggiato la macchina rispettivamente dal 1956 e dal 1961), la Ace con motore AC fu considerata un'auto molto veloce al momento del lancio. Trovandola capace di 103 mph, le riviste motoristiche giudicarono la AC Ace come la vettura con cilindrata sotto i 3 litri più rapida in accelerazione che avessero mai provato. Tuttavia, più che la velocità in sé, fu la proverbiale maneggevolezza che spinse i primi proprietari a usarla nelle corse. La Ace con motore AC rimase in produzione fino al 1961, e si ritiene che ne siano state vendute 191, in questo periodo.
L’auto
L’AC Ace, numero di telaio AE71, motore no. UMC2137M, è stata consegnata al suo primo proprietario A.P. Jones il 3 maggio 1955 con carrozzeria di colore nero ed interni verdi ed è stata registrata al suo successivo proprietario, Derrick Morris Esq. di Chapel-en-le-Frith, il 15 marzo 1973. La Ace con motore AC è stata prodotta in soli 223 esemplari, e questo rappresenta senza dubbio la sua caratteristica più importante: si tratta dunque di un’auto estremamente rara che, rispetto agli esemplari con motori Bristol, presenta anche la possibilità di essere iscritta alla Mille Miglia. L’auto ha già partecipato alle edizioni 2011 e 2017 della Mille Miglia rievocativa, ed è eleggibile per la maggior parte degli altri eventi di questo tipo.L’auto ha subito un completo restauro, e si presenta attualmente in condizioni splendide, sia internamente che esternamente, con una interessante verniciatura grigia. Anche a livello meccanico, lo standard è di assoluta eccellenza. L’auto proviene dalla Collezione Franzi, famiglia famosa per aver dato vita ad un’omonima azienda di pellettieri e conciatori nel 1864. L’azienda ha sempre operato nella produzione di accessori di lusso in pelle, annoverando fra i suoi clienti anche membri dell’alta aristocrazia, tra cui la famiglia reale della Gran Bretagna. L’azienda si collega al mondo automobilistico, perché negli anni ’60 lavorò molto per le più importanti carrozzerie e case automobilistiche italiane, quali la Bertone, la Pininfarina, la Touring, la Iso Rivolta, la Maserati e la Ferrari, che utilizzavano il cuoio Franzi per rivestire i pregiati interni delle loro vetture. Alessandro Franzi, un membro della famiglia, ha posseduto tutte le serie delle Lancia Aurelia B20 ed una B24 Spider nonché numerose Ferrari come la 250 GT, la 275 GTB e la 330 GTC. L’AC con motore Ace costituisce dunque una vera e propria gemma preziosa, perfetta da possedere ma soprattutto perfetta da guidare.
Stato dell’Arte: Completamente restaurata.
Bibliografia
- AC Six-cylinder sports cars, Rinsey Mills, Herridge & Sons, UK 2009.Brooklands books Ltd, AC Aceca Greyhound 1953-1961, Brooklands books Ltd, UK 2010.