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Cosa devi sapere se vuoi vendere la tua borsa firmata in asta

I marchi più ricercati ma anche esclusività, qualità e tendenze del mercato. Ecco gli elementi da considerare se stai pensando di vendere in asta la tua borsa firmata o la tua collezione.

Deaccessioning: una parola che negli ultimi tempi sta entrando nel linguaggio comune nel mondo del collezionismo. Cosa significa? Banalmente, vendere un’opera per fare spazio a qualcosa di nuovoforse di più adatto a un particolare momento, di più interessante o semplicemente più di tendenza in un certo periodo. Il deaccessioning è un fenomeno che si può applicare alle collezioni di ogni tipo, che si tratti di arte, orologi, automobili o borse di lusso: a volte è anche il modo migliore per far fruttare un investimento, per trovare fondi che siano utili a nuovi progetti o per far fronte a necessità finanziarie. 

HERMÈS, borsa a tracolla bicolore, venduto per 2.176 € a dicembre 2020

Il concetto di investimento legato alle borse e agli accessori di lusso è un fenomeno piuttosto recente, che ha avuto un boom negli ultimi dieci anni, partendo da alcuni record d’asta di una serie di borse Hermès in pelle di coccodrillo: prima, le luxury handbag erano considerate semplicemente un regalo costoso. Oggi il mercato è in continua crescita e attrae un pubblico sempre più eterogeneo, con gusti diversi in base alla location e all’età dei collezionisti. Il numero di vendite all’asta sempre maggiore, i record da capogiro e la richiesta che non accenna a fermarsi, dimostrano che questo è il momento giusto per vendere. Se hai una collezione di accessori, borse o abiti dei grandi marchi del lusso e stai pensando di venderli, ecco qualche informazione che potrebbe esserti utile. 

Borsa Birkin Horse Shoe (Command Spéciale) 35 cm, 2012, venduta per 8.879 € a dicembre 2020

Le più richieste: Hermès, Louis Vuitton e Chanel 

 

I pezzi iconici sono ovviamente i più richiesti sul mercato. Il loro valore e la loro desiderabilità sono senza tempo e il ritorno economico è assolutamente garantito. Questo processo è determinato sia dalla poca disponibilità nei negozi, sia dalla possibilità di trovare più facilmente dei modelli nelle dimensioni, colore e finiture desiderate, direttamente in asta. Hermès si conferma la marca di pelletteria più venduta, per volume e per valore. I due modelli più richiesti, la Birkin e la Kelly rappresentano il 44% del volume del brand francese venduto all’asta. Al secondo posto dei marchi più venduti Louis Vuitton con la Speedy e la Keepall, seguito da Chanel (la 2.55 ha visto un aumento del prezzo del 70% negli ultimi 5 anni).*

*tutti i dati da LuxPrice-index© via Collector Square

Borsa Constance Mini, 2012, venduta per 8.750 € a marzo 2019

Il valore dell’esclusività  

 

Le edizioni limitate,i modelli realizzati in pelli esotiche, colori particolari o in occasione di collaborazioni con altri brand del lusso diventano “pezzi rari”, poiché le case di moda smettono di produrle in breve tempo. Sono beni che si trovano solo sul secondary market e, in generale, la ricerca di edizioni esclusive rimane al centro della dinamica del mercato. Poi è ovvio che alcuni colori, come il nero e i toni neutri (etoupeetaingris, craie, ecc…) saranno sempre popolari e assolutamente vendibili con grande facilità.

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Borsa Birkin 30 cm, 2012, venduta per 18.750 € a marzo 2019 

La qualità 

 

Mantenere sempre impeccabile la qualità di una borsa è la prima regola per rivenderla al miglior prezzo: quindi, iniziando dalla base, l’artigianalità e la maestria nella realizzazione del modello renderanno sicuramente più facile la resistenza alla prova del tempo. Quando si tratta poi di BNIB (Brand New In Box), quindi di un pezzo mai usato e ancora con la sua scatola originale e la dust bag, il rendimento superiore è assicurato. Migliori sono le condizioni della borsa, maggiore sarà il ritorno economico.

CHANEL, Borsa 19 cm, 2018, venduta per 2.432 € a dicembre 2020

Riedizioni e Social Media

 

La domanda di Dior è aumentata dal 2018, quando il marchio ha rieditato il suo modello Saddle Bag e ha lanciato la Book Tote. Così come per Prada, con il rilancio della collezione in nylon che tanto andava negli anni 2000. Grazie alle tendenze del “revival vintage” e della “logomania” che viaggiano sui social alla velocità della luce, il valore di alcuni modelli specifici tende a riprendere quota molto facilmente. Non solo, anche le variazioni di prezzo retail hanno delle conseguenze sul valore del luxury vintage: Chanel, aumentando i prezzi al dettaglio nel 2020, ha fatto sì che il marchio aumentasse di valore anche nel secondary market. 

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CHANEL, Borsa Boy 28 cm, 2013, venduta per 2.048 € a dicembre 2020

Come faccio a conoscere il valore della mia borsa?

 

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