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Bugatti: l’insuperato punto di arrivo dell’eclettismo più colto

Nell’asta di Roma del 27 maggio verrà messo all’incanto un arredo completo del famoso designer: troni, sgabelli, scrivanie, librerie e tre dipinti orientalisti di grande impatto visivo.

Se si vuole individuare nell’arte del mobile e nel design un artefice che si distingua per raffinatezza e originalità, il nome e lo stile di Carlo Bugatti (Milano 1856 – Molsheim 1940) emergono con chiarezza. L’arte di Bugatti rappresenta l’insuperato punto di arrivo dell’eclettismo più colto, sospeso tra il liberty e il déco europeo. Un eclettismo tradotto con abile capacità combinatoria e suprema perizia artigianale, secondo la gloriosa tradizione delle botteghe di rinascimentale memoria.

Il connubio tra alto artigianato e arte costituisce l’elemento di base della creatività Bugatti; non solo i bronzi del figlio Rembrandt rivelano una magnifica artigianalità, anche le mitiche automobili disegnate da Ettore sono sculture vere e proprie, arte dinamica animata dal ruggente spirito futurista.

Una famiglia talentuosa, cresciuta e nutrita nell’arte e per l’arte, educata a lasciare un segno, animata da uno spirito razionale e musicale a un tempo, tra Wittgenstein e D’Annunzio, capace di tradurre le immense suggestioni dell’ancora ottocentesco spirito fin de siècle in un balzo quantico dove lo stile moresco, la cifra mediorentale e un sottile japonisme si fondono, armoniosamente cementati da una poderosa suggestione simbolista. Arte coltissima e insieme internazionale, arte decadente e insieme ultra-moderna.

A tale connubio di esotismo e orientalismo, corrisponde nei mobili di Carlo Bugatti l’uso di legni pregiati, bronzi, pergamena, avorio, corde, nappe, seta, pelli ed altri materiali insoliti e ricercati. Non a caso le sue opere di ebanisteria, divenute iconiche, sono presenti in numerosi musei tra Europa e America.

Nell’asta Finarte – Roma del 27 maggio 2019 verrà messo all’incanto un arredo completo, corredato da tre dipinti orientalisti di grande impatto visivo; uno studio monumentale per una villa fiorentina immediatamente adiacente la città. Tale serie di troni, sgabelli, scrivanie e librerie, rappresenta un’autentica rarità, tanto più se si aggiunge l’importante committenza, una nobile famiglia fiorentina da cui, per via ereditaria, i mobili sono giunti agli attuali proprietari.

Lotto 148: CARLO BUGATTI (1856 - 1940) - Trono in noce ebanizzato

Lotto 148: CARLO BUGATTI (1856 – 1940) – Trono in noce ebanizzato

Colpisce il motto in lingua araba vergato con eleganza da calligrafo sulla seduta del trono: “illusoria e volgare la ricchezza, restiamo paghi della nostra conoscenza”; più che un’ironica autocritica, oltre che un gesto quasi esoterico di umiltà, sembra questo un monito a ricordare l’unico fondamento possibile per ogni arte autentica. Tale fondamento corrisponde alla capacità di sintetizzare in armonia culture diverse e civiltà lontane, nella piena consapevolezza della loro unica radice comune: il culto naturale, la religione universale della bellezza.


ASTA
Lunedì 27 maggio
Piazza SS. Apostoli, 80

PRIMA TORNATA (lotti 1-144)
Arte del XIX secolo
ore 11:30

SECONDA TORNATA (lotti 145-324)
Arredi, Dipinti e Disegni Antichi
ore 15:30

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