Dopo essersi confermato leader in Italia nel 2022, il Dipartimento di Fotografia di Finarte presenta la prima vendita dell’anno, dedicata ai grandi nomi nazionali e internazionali.
Tra i lotti proposti, oltre 250, spiccano alcuni importanti nomi femminili che hanno contribuito con le loro opere all’evoluzione della fotografia dalla metà del XX secolo a oggi.
Karen Knorr
Tedesca di nascita ma formatasi fra Londra e Parigi, la giovane fotografa Karen Knorr si è affermata per la sua capacità di coniugare realtà e fantasia, di ironizzare sulla seriosità delle tradizioni e alludere all’incanto che suscita la natura. Nell sua ricerca “Metamorphoses” l’apparizione improvvisa di animali all’interno di eleganti e spesso sfarzosi interni architettonici mette a confronto natura e cultura ma, a ben guardare, anche realtà e sogno, classicità e provocazione, fotografia analogica e tecnologia digitale.
Loretta Lux
Loretta Lux è celebre per le sue fotografie in cui ritrae bambini che appaiono imperscrutabili, in bilico tra consapevolezza e innocenza: spesso figli di amici e di età compresa tra i due e i nove anni, la Lux altera poi le immagini utilizzando Photoshop, per conferire loro un’apparenza quasi ultraterrena e ambientando il ritratto in atmosfere fiabesche.
Shirin Neshat
Shirin Neshat utilizza la fotografia e il video per approfondire i temi del femminismo, della religione, dell’identità, dell’esilio e della storia culturale del suo paese d’origine, l’Iran. “Rapture” è un’indagine allegorica sugli effetti della legge islamica sulle politiche di genere: Neshat affronta gli stereotipi collocando gli uomini in una fortezza architettonica e strutturata e le donne in un deserto naturale e selvaggio, lasciando lo spettatore posizionato tra queste dicotomie.
Sabine Weiss
Sabine Weiss, la ragazza che si comprò la sua prima fotocamera con i soldi della paghetta e che dalla Svizzera giunse a Parigi per rimanerci, divenne in seguito una delle più eminenti rappresentanti della Photographie Humaniste grazie anche al suo personale stile lineare, pulito e antiretorico.
Lisetta Carmi
Giovane donna della buona borghesia ebraica, Lisetta Carmi, impegnata nello studio del pianoforte, scappò da Genova a causa delle persecuzioni razziali. Si esibì poi in tutto il mondo e quando tornò in Italia scoprì la fotografia come strumento di conoscenza e di approfondimento sociale: celebri sono le sue serie dedicate a quella che oggi definiremmo la “scena LGBTQ” della sua città natale.
L’asta del 16 marzo propone 250 scatti dei grandi nomi della fotografia del XX secolo: un catalogo eccezionale che raccoglie opere anche di Luigi Ghirri, Franco Fontana, Gabriele Basilico, Gregory Crewdson, Irving Penn, Robert Frank e molti altri.
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