Storie

Ritratti di donne tra Otto e Novecento: modelle, ideali ed eroine

Donne al centro della raffigurazione nella prossima asta del 25 settembre di Arte Figurativa: modelle realmente esistite o frutto di un ideale femminile, dall’accento esotico o dal temperamento volitivo.

Dal magnifico ritratto di Luigi Trecourt, che Fernando Mazzocca così ci descrive: “Il bel volto della nostra signora, ritratta frontalmente e in una posa di grande effetto con la mano che viene in primo piano appoggiata sulla spalliera della seggiola, ricorda da vicino una delle due figure del quadro pavese – suo capolavoro – , quella che sta in piedi dietro all’altra invece seduta. Vi ritroviamo la stessa dolcezza di modellato e una ricerca espressiva improntata ad un pacato naturalismo caratteristico dei ritratti a noi noti del pittore” (lotto 83), alla mascolina schermitrice di Gaetano Previati al passo con la moda dell’epoca di una scherma al femminile (lotto 3), troviamo una pittrice che idealizza una donna orientale. Stiamo parlando di Sofia Grancini, figura attualmente refrattaria agli studi.

Luigi Trecourt. Ritratto femminile. Stima € 2.500 – 4.000. Gateano Previati. Schermitrice. Stima € 800 – 1.200

Impostata secondo i canoni della scuola braidense, allieva evidentemente del pittore Bertini e degli scapigliati ad esso collegati (Cremona, Ranzoni ma anche una certa sfrontatezza di Tallone), la figura dell’Odalisca dimostra una pittrice matura capace di mescolare con grande consapevolezza di mezzi le cromie anche più accese (lotto 45).

Sofia Grancini. Odalisca. Stima € 1.000 – 1.500

Singolari le due donne di Giovanni Battista Galizzi, pittore eminentemente frescante in spazi chiesastici, che qui si lascia andare a due piccanti declinazioni del femminile: una danzatrice dai lineamenti misteriosi e una modella, La Nigra, che qualche grattacapo coniugale gli procurò (lotti 138, 140).

Giovanni Battista Galizzi. Danzatrice del ventre. Stima € 1.200 – 1.500 e La nigra (la modella). Stima € 1.200 – 1.500.

Protagonista indiscusso della raffigurazione femminile è Giuseppe Amisani, che raccoglie l’eredità boldiniana e che si impone al grande pubblico proprio nel 1912 con il ritratto dell’attrice Lyda Borelli; stessa data del nostro sontuoso ritratto in costume (lotto 81).

Giuseppe Amisani. Ritratto di giovane elegante, 1912. Stima € 3.500 – 5.000

Chiude la rassegna il cremonese Antonio Rizzi il quale, a Firenze al culmine della sua maturità, tra simbolismo e realismo, dispone in un pacato paesaggio lombardo-veneto le sue monumentali matrone michelangiolesche (lotto 143).

Antonio Rizzi. Concerto, 1931. Stima € 5.000 – 7.000

Scopri il catalogo completo dell’asta di Arte Figurativa tra XIX e XX Secolo che si svolgerà il 25 settembre a Milano.

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