Tra gli articoli immancabili nelle sezioni casa e design delle riviste di lifestyle vi sono sicuramente quelli dedicati alle abitazioni di architetti, designer e creativi che aprono le porte delle loro case per condividere con il lettore le loro scelte di arredamento, lo “stile” scelto per dare una connotazione unica al luogo in cui vivono. Sfogliando queste pagine, una prima reazione comune è sicuramente quella di ammirazione (e forse leggera invidia) per queste ville e appartamenti arredati con cura e classicità ma nel contempo originalità: degli insiemi unici che incarnano alla perfezione la personalità dei loro proprietari.
Il pensiero subito successivo è: “Vorrei avere anche io una casa così!”, seguito dalla frustrazione di non poterla avere per limiti di budget, di gusto e per l’impossibilità di avere dei mobili e pezzi altrettanto belli. La realtà dei fatti però, è ben diversa: se andiamo infatti ad analizzare quelle abitazioni più nel dettaglio ci renderemo conto che alla base di ognuna c’è la totale apertura del proprietario a mixare oggetti e arredi di epoche e culture differenti, tappeti kilim con statuine giapponesi, vasi copti con nature morte seicentesche, una poltrona di design con un’applique dei primi del novecento, un reliquario sconsacrato con un vaso di murano, accostati per affinità di forme e colori o semplicemente per puro gusto estetico.
Oggetti, mobili, quadri, tessuti che non possono essere semplicemente bollati come usati o di seconda mano, ma che racchiudono le storie dei precedenti proprietari e dei loro creatori, artigiani eccelsi che per la loro creazione hanno usato materiali e tecniche raffinatissime molto spesso oggi giorno dimenticate e che, introdotti in casa, regalano subito alla stanza che li accoglie un’aurea nuova di “buon gusto”.
Ma dove poter cercare e trovare questi “pezzi di carattere” senza spendere una follia? Sicuramente, una delle opzioni è battere i mercatini dell’usato o i pochi rigattieri ancora presenti, a volte, nei piccoli paesi di campagna o, molto più semplicemente, sfogliare il catalogo di Incanti d’arte, un’asta pensata e dedicata proprio per chi voglia introdurre nella propria abitazione dei pezzi selezionati di epoche e culture diverse, di ottima fattura e qualità e in cui trovare, per esempio, alcuni degli arredi e quadri di uno degli edifici storici di Roma, Palazzo Torlonia, e con essi riviverne i fasti. L’asta si terrà a Roma i prossimi 23 e 24 febbraio, divisa nelle due tornate di Incanti d’Arte e Opere da un’importante collezione privata romana e Incanti d’Arte e Arte Orientale.
Per cambiare l’atmosfera di una stanza sarebbe sicuramente sufficiente l’affresco riportato su tela raffigurante il mito di Mercurio che trasporta psiche sull’Olimpo di Francesco Coghetti (lotto 12) o il tema biblico della pendola dorata raffigurante David che prima di andare ad affrontare Golia rifiuta di armarsi (lotto 19), oggetti che rappresentano storie che potrebbero essere narrate a eventuali ospiti per intrattenerli, magari, servendo da bere poi con un servizio in vetro molato con decorazioni a stelline di inizio Ottocento (lotto 78).
Tra le attività che stanno godendo più recentemente di una riscoperta vi è l’arte della calligrafia e della bella scrittura, con corsi e manuali che ne insegnano i precetti dalla corretta impugnatura della penna, fino alla realizzazione di elaborati capilettera: quindi perché non provare anche noi a recuperare il piacere fisico della scrittura servendoci degli stessi set di scrittura usati dai nostri nonni e bisnonni in argento e cristallo? Per esempio, i lotti 92 e 93, poggiati su una bellissima scrivania sapientemente realizzata da falegnami veneti (lotto 292) o su un tavolinetto in radica del XVIII secolo che renderebbe unico l’ingresso di qualsiasi abitazione (lotto 286).
In una bella casa non possono mancare delle composizioni floreali per dare un senso di freschezza e naturalezza ma spesso vi sono vasi talmente belli che bastano di per sé come il vaso rosso a fazzoletto (lotto 101), il più colorato vetro sui toni degli azzurri e dell’arancio di Venini al lotto 104, o l’opalino rosato di Archimede Seguso (lotto 105).
Se invece si ama l’Oriente, non si possono non apprezzare le ceramiche dalla tradizione millenaria che trovano il giusto compimento nei grandi vasi bianchi riccamente decorati sui toni degli azzurri come il lotto 184 o il più particolare lotto 183, color rosso sangue di bue, monocromo ma da una lucentezza unica.
In molte delle abitazioni oggetto di questi servizi si può notare anche il ritorno a decorare alcune delle pareti non solo tinteggiandole con colori particolari o con l’uso di tappezzerie, ma anche appendendovi stoffe e tappeti come già in uso in passato, rendendo omaggio a questi oggetti come propri e veri capolavori, proprio come i tre tessuti medio orientali riccamente ricamati in filo di seta e argento su velluto rosso al lotto 49; il meraviglioso kesi cinese decorato con draghi, onde e nuvole al lotto 162, o i due tappeti sempre di provenienza cinese sui toni dei beige e azzurri con motivi floreali delicatissimi ai lotti 191–192.
Qualsiasi oggetto decidiate di aggiungere a casa vostra, l’importante è che vi trasmetta passione, nella consapevolezza che una casa può essere resa unica e costruita oggetto dopo oggetto, come d’altronde sono state formate le più grandi collezioni della storia.
Catalogo online
martedì 23 febbraio 2021, ore 15:00 • Roma
mercoledì 24 febbraio 2021, ore 00:00 • Roma