Il catalogo si apre con una rassegna di lavori figurativi di maestri del ‘900 Italiano, Carlo Carrà “Campagna di Assisi”, 1940, olio su cartone telato, cm 35×45 (lotto 12 – € 25.000 – 35.000) e Mario Sironi “Montagne”, 1940, olio su cartone, cm 47×34 (lotto 15 – € 8.000 – 10.000) prosegue con un nucleo di tele a partire dagli anni ‘20 di Filippo De Pisis e accompagnate da una tela di Giorgio De Chirico “Cavallo e Cavaliere”, 1934, olio su tela, cm 46×38 (lotto 50 – € 130.000 – 150.000).
All’incanto tra gli esponenti della scuola romana Fausto Pirandello, “Donna con la zappa (zappatrice stanca)”, 1951, olio su cartone, cm 100×67 (lotto 21 – € 15.000 – 20.000) e “Nudo con cappello”, 1951, olio su cartone, cm 93×71 (lotto 40 – € 15.000 – 20.000), dove il Maestro mediante una materia pittorica densa e scabra racconta un realismo del quotidiano.
Ed ancora Renato Guttuso “Nudo”, 1957, olio su tela, cm71x114 (lotto 41 – € 35.000 – 45.000) rappresentativo di quella figura femminile dominante nella pittura come nella vita privata dell’Artista.
La vendita prosegue con un interessante Giacomo Balla “Progetto per lampada da tavolo”, 1918/20, china e acquarello su carta, cm 43×30 (lotto 45 – € 20.000 – 30.000), studio che appartiene alla personale ricerca sulle Arti Decorative che fanno dell’Artista un precursore dell’Art Decò. La cornice dell’opera è una tiratura da originale disegnata da Balla stesso e autorizzata dagli Eredi; Gino Severini “Senza titolo” (Pienza 2 o Movimento di danza) 1913, inchiostro, tempera e pastello su cartoncino intelato, cm 78×58 (lotto 46 – € 60.000 – 80.000), l’opera è rimasta a lungo nella collezione personale dell’Artista seguendolo nei suoi spostamenti, sempre presente nelle varie retrospettive e collettive significative, e dipinto in un particolare momento della vita familiare, durante una residenza del maestro a Pienza.
Di particolare interesse storico e artistico Mario Sironi “Vittoria alata”, 1935, tecnica mista su carta da spolvero riportata su tela, cm 182×250 (lotto 57 – € 200.000 – 250.000), uno degli studi preparatori più belli per l’affresco L’Italia fra le Arti e le Scienze, dipinto da Sironi nell’aula magna dell’Università La Sapienza di Roma. Nella figura della Nike, la sintesi della forma che caratterizza tutta la pittura sironiana, si mescola alla delicatezza dei toni del rosa, dell’avorio e dell’alabastro, conferendo forza all’intera figura.
In questa sessione autunnale, un interessante nucleo di sculture di Arturo Martini “Via Crucis – Stazione I – Gesù schernito”, maiolica dipinta a mano da Manlio Trucco alla Fenice di Albisola, cm 39,5x30x6,5 (lotto 56 – € 14.000 – 16.000); “L’Educanda e la Madonna”, bronzo, cm 65x28x23,5 (lotto 59 – € 6.000 – 8.000) ed ancora “Uomo seduto”, 1943, terracotta, cm 37x20x17 (lotto 39 € 3.000 – 4.000).
Presente anche Emilio Vedova “Partitura (B. ¼)”, 1991, pittura su lamina, cm 36×51 (lotto 115 – € 18.000 – 20.000) e Fausto Melotti, presente con diversi lotti, di cui segnaliamo 2 ceramiche policrome “Cavallino”, 1955 (lotto 79 – € 9.000 – 11.000) e “ Cerchi”, 1955 (lotto 117 – € 20.000 – 30.000).
Importante dimensione nel lavoro di Giuseppe Uncini, “Terre”, 1959, tecnica mista su masonite, cm 100×200 ( lotto 77 – € 30.000 – 40.000) dove sempre evidente è la ricerca geometrico-spaziale che pone in primo piano il principio costruttivo e architettonico della ricerca del Maestro; sempre all’incanto Giulio Turcato, “Lenzuolo di San Rocco”, 1969, tecnica mista e collage su tela, cm 170×120 (lotto 86 – € 65.000 – 75.000), particolare soggetto ripreso dalla tradizione popolare e trattato per più di un decennio.
La panoramica di artisti del gruppo romano Forma 1 è arricchita dalle opere di Piero Dorazio, “Intralcio”, 1967, olio su tela, cm 130×70 (lotto 118 – € 60.000 – 80.000) e Achille Perilli, “Senza anima e senza luce”, 1969, tecnica mista su tela, cm 100×81 (lotto 123 – € 16.000 – 18.000).
Giuseppe Capogrossi “Superficie 225”, 1956/57, olio su tela, cm 150×105 (lotto 95 – € 80.000 – 120.000).
Di sicuro interesse l’artista americano Conrad Marca-Relli “L-9-69 (Image n. 9), 1969, collage e tecnica mista su tela, cm 144,5 x 176 (lotto 99 – € 60.000 – 80.000).
In ambito di pittura informale internazionale ed espressionismo astratto annoveriamo due opere di Gérard Ernest Schneider “Composition” 1952, acquerelli, pastelli a cera e inchiostro su carta, cm 47×63 (lotto 100 – € 18.000 – 22.000); Georges Mathieu, “Touzay”, 1967, olio su tela, cm 162×89, proveniente dalla collezione Ugo Tognazzi (lotto 101 – € 50.000 – 70.000) ed ancora Karel Appel (lotto 110 – € 18.000 – 22.000) e Paul Jenkins (lotto 111 – € 18.000 – 22.000).
In evidenza dell’artista sarda di Ulassai, Maria Lai, “Ric-amare”, 1999, rame e acciaio, cm 62x90x68 (lotto 136 – € 25.000 – 35.000).
All’incanto nell’asta milanese anche Giuseppe Penone, “Scrive, Legge, Ricorda”, 1972, 03 fotografie e cuneo in ferro, opera iconica dell’Arte Povera (lotto 138 – € 30.000 – 50.000); Giulio Paolini “Teatro del mondo”, 2016, tecnica mista e collage su carta, cm 61×137,5 (lotto 137 – € 18.000 – 22.000).
Provenienti da una importante collezione privata lombarda, Emilio Isgrò, “Enciclopedia Treccani Volume VII”, 1970, china su libro in box di legno e plaxiglas (lotto 161 – € 40.000 – 60.000), l‘opera che appartiene a uno dei momenti più alti della produzione dell’artista, a quasi cinquant’anni dalla storica mostra alla Galleria Schwarz di Milano, in cui Isgrò appese alle pareti le pagine cancellate dei volumi della Grande Enciclopedia Treccani.
Sempre nello stesso nucleo Christo, “Packed Coast” (Project for Little Bay New South Wales Australia), 1969, matita, pastello e assemblage in teca di Plexiglas, cm 71×56 (lotto 162 – € 40.000 – 60.000) e per completare questa provenienza privata: Roman Opalka, “1965/1 – ∞, Dettaglio 671891 – 676783676, inchiostro su cartoncino, (lotto 163 – € 40.000 – 60.000) immagine di copertina della rivista Flash Art numero Febbraio – 1973.
Prosegue l’incanto con l’opera composta da 5 fotografie di Michele Zaza (lotto 167 – € 10.000 – 15.000), Bruno Di Bello e altre opere di artisti internazionali, come Hidetoshi Nagasawa, Rosemarie Trockel e Robert Longo.
Segnaliamo inoltre Stefano Arienti “Turbine”, 1990, 5 elementi in carta, in misure variabili (lotto 160 – € 35.000 – 40.000), artista di cui Finarte ha segnato negli ultimi anni vendite fortunate.
La proposta di Finarte offre opere di artisti astratti: Mario Nigro, Gualtiero Nativi e Luigi Veronesi “Frammenti”, 1961 (lotto 80 – € 8.000 – 10.000), e Maestri che hanno svolto la loro ricerca nell’ambito della pittura analitica come Giorgio Griffa, Claudio Olivieri e Rodolfo Aricò “Radicale 42/A”, 1974 (lotto 196 – € 25.000 – 35.000).
La Transavanguardia rappresentata da opere di Francesco Clemente “Senza titolo”, 1984, smalto su foglio di alluminio, cm 110×80 (lotto 248, € 35.000 – 45.000) e il bronzo del 1980 di Sandro Chia “Palio di Siena”, 1980 circa, bronzo (lotto 249 – € 30.000 – 40.000).
Il catalogo chiude la vendita con opere di Getullio Alviani, Agostino Bonalumi, Mario Schifano, Mimmo Rotella, Enrico Baj, Emilio Tadini, Piero Gilardi, Lucio Del Pezzo e Mattia Moreni.