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1000 Finarte / Asta di Automobili

lunedì 13 maggio 2019, ore 18:00 • Brescia

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1932 Fiat 522 C Cabriolet Royale (Carrozzerie speciali Fiat)

Telaio no. 522C03845 - Motore no. 122006925

Stima

€ 75.000 - 85.000

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Informazioni

  • Eleggibile Mille Miglia.
  • Come anteguerra, ha il vantaggio di posizionarsi presto sulla linea di partenza.
  • Buon coefficiente (1.60).
  • Modello Fiat di altissimo livello.
  • Una di quattro vetture di questo tipo sopravvissute.

Certificati ed Attestati
Registro Fiat (423/16)

Documenti
Immatricolazione e targhe italiane in ordine.

Eleggibilità
  • Mille Miglia. Eleggibile. Come vettura anteguerra, gode il vantaggio di posizionarsi presto sulla linea di partenza. Buon coefficiente (1.60).
  • Giro di Sicilia. Eleggibile.
  • Targa Florio. Eleggibile.
  • Goodwood Revival. Eleggibile.
  • Coppa d’Oro delle Dolomiti. Eleggibile.
  • Vernasca Silver Flag. Eleggibile.
  • California Mille: Eleggibile.
  • Nürburgring Classic. Eleggibile.
  • Pebble Beach Concours d’Elegance. Eleggibile.
  • Amelia Island Concours d’Elegance. Eleggibile.
  • Chantilly Arts & Elegance Richard Mille. Eleggibile.
  • Concorso d’eleganza Villa D’Este. Eleggibile.

Provenienza

Il modello
La Fiat 522 è un'auto di gamma "medio-alta" prodotta dal 1931 al 1933, discendeva dalla Fiat 520, la progenitrice delle Fiat a 6 cilindri. La 522, presentata nel 1931 al IV Salone dell'Auto di Milano, fu venduta in tre diverse versioni, contraddistinte da una diversa lunghezza del telaio. Sono state chiamate 522 C (versione corta), 522 L (versione lunga) e 522 S Sport (versione sportiva), che aveva un telaio con interasse intermedio tra Fiat 522 C e Fiat 522 L e venne presentata al Salone di Ginevra del 1932. La 522 venne equipaggiata, per prima in Italia, con i freni idraulici a circuito sdoppiato e con un cambio manuale a 4 velocità, sincronizzato in terza e quarta. Aveva un motore a sei cilindri in linea con valvole laterali, 2516 cm³ di cilindrata, per 52 hp (65 hp nella versione S). La 522L raggiungeva la velocità massima di 95 km/h, la 522C i 105 km/h e la 522S i 115 km/h. Venne inoltre realizzata una versione CSS, con finiture più eleganti e un motore ancora più potente. L'accensione era a batteria, l'auto era a trazione posteriore ed era venduta come berlina (due e quattro porte), torpedo (quattro porte), cabriolet (due e quattro porte) e coupé (due porte). Sono stati costruiti un totale di 7360 esemplari (di cui 4706 "C", 1922 "L" e 722 "S"). Con questa vettura e con la Fiat 524 la casa automobilistica torinese inaugurò un nuovo logo, rettangolare con sfondo rosso e lettere dorate, usato nel 1931 e nel 1932.La Fiat 522 venne utilizzata con successo anche nelle corse, seppure la sua storia sportiva sia meno nota e documentata di altre vetture. Una 522 alla Mille Miglia del 1933, si piazzò 41ˆ assoluta, condotta da Pietro Ferrero e Renzo Monaco.All’interno del fecondo rapporto tra Fiat e carrozzieri c’è una lunga parentesi, poco conosciuta, che si stende tra il 1910 e il 1931. In quegli anni funzionò un “Reparto Carrozzerie Fiat”, con sede a Torino in via Madama Cristina. Attrezzatissimo e all’avanguardia, il Reparto Carrozzerie Fiat aveva come primo cliente, naturalmente, la Fiat, ma non mancavano commesse di lavoro da parte di ditte esterne. Un mondo di scoccai, fucinatori, finizione e soprattutto carrozzerie eleganti e raffinate, dagli altisonanti nomi d’origine straniera, come le "Cabriolet Royal". Nel 1925 il Reparto fu trasformato in "Sezione Carrozzerie Speciali” sotto la direzione di Rodolfo Schaeffer, diventando mano a mano, parte sempre più organica alla Fiat stessa. Operativa fino ai primi anni '60, la "Sezione Carrozzerie Speciali” ha carrozzato modelli famosi come la 8V e la 1100 S.
L’auto 
La Fiat 522 C, telaio no. 522C03845 è un esemplare del 1932. È stata realizzata dalla sezione Carrozzerie Speciali Fiat con carrozzeria di tipo Cabriolet Royal, una versione convertibile di gran lusso ed esclusiva. Questo tipo di vettura è stato realizzato in circa 400 esemplari. Di questi, si ha notizia di soli 4 esemplari sopravvissuti. Il telaio no. 522C03845 è l’unico dei 4 con cerchi a raggi Fergat, optional d’epoca. Molti altri i particolari esclusivi del modello e le finiture sono al livello dei più ricercati atelier dell’epoca. Sono disponibili foto che documentano il ritrovamento del telaio no. 522C03845, con meccanica e carrozzeria complete ma in condizioni da restauro. Una ricostruzione totale ha necessariamente riguardato i pregiati interni, ricostruiti in pelle martellata e la grande capote dalla struttura complessa. La vettura ha documenti in ordine ed aggiornati ed ha rare targhe originali FI13620. Dispone di particolari accessori d’epoca come l’eccezionale luce combinata posteriore, sopra la targa, la luce supplementare orientabile a lato del montante del parabrezza, le due ruote di scorta ai lati dei due parafanghi con copertura in tela simile alla capote e il baule portabagagli esterno rigido in cuoio. Estremamente elegante con la carrozzeria bicolore in due toni di blu, una vettura di grande fascino e rarità per i concorsi d’eleganza e una scelta vincente per le gare di regolarità come la Mille Miglia, dove può vantare un buon coefficiente.
Stato dell’Arte: Parziale restauro di meccanica e carrozzeria, completo di interni e capote.

Bibliografia

  • Dante Giacosa, I miei 40 anni di progettazione alla Fiat, Centro Storico Fiat, Torino 2014-Angelo Tito Anselmi, Carrozzeria italiana, cultura e progetto, Alfieri, Italia 1978

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