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98 x 133 cm
Per un profilo storico-critico dell'autore, si veda il lotto precedente.
Come spesso accade per questa tipologia di composizioni, si tratta probabilmente di un sofisticato esempio di Vanitas. In particolare il bassorilievo raffigurante Campaspe a cavallo di Aristotele, inserito in primo piano vicino alla chitarra, pare confermare questa chiave di lettura. Campaspe, cortigiana prediletta di Alessandro Magno, veniva vista come un pericolo da Aristotele, percettore di Alessandro, che lo ammonì affinché si tenesse lontano dai pericoli di annichilimento insiti nella seduzione femminile. Per vendetta Campaspe riuscì a far innamorare di sé il vecchio filosofo, ma in cambio dei suoi favori gli impose di essere cavalcato e imbrigliato come un asino. Alessandro, che assisté alla scena umiliante, comprese il valore dell'ammonimento del filosofo.
Il dipinto trova un confronto con quello di analoga composizione passato en pendant con un'altra bellissima natura morta in asta Christie's, Roma, 12 dicembre 2001, lotto 282 come "Salv" (pittore attivo nel secolo XVII).