Information
39.5 x 29 cm (each)
Provenance
For this lot has been denied the export licence by the Ministero per i beni e le attività culturali (prot. n. 22210, of the 6.11.2020).
Le tre tavolette fanno parte del ciclo decorativo del soffitto di un palazzo cremonese, di cui sono noti 28 elementi, conservati nel Museo Civico Ala Ponzone a Cremona (per le opere del Museo - 5 quasi integre, 8 mutili e 15 frammenti scarsamente leggibili, cfr. M. Marubbi, La Pinacoteca Ala Ponzone. Dal Duecento al Quattrocento, Silvana Editoriale, 2004, pp.196-202). La serie, affine alla produzione della bottega di Bonifacio Bembo (documentato tra il 1447 e il 1477), è caratterizzata da un maggiore plasticismo e mostra un'apertura verso un linguaggio meno arcaico, aggiornato al gusto antiquario e classico, mentre il ductus pittorico è vicino alla cultura cremonese-ferrarese di Antonio Cicognara. Sembrerebbe alquanto probabile riconoscere l'autore delle opere nel Maestro di Monticelli (Gerolamo Bembo?), a cui si deve, oltre al San Giorgio nel Museo Civico di Cremona, anche la decorazione della chiesa di San Bernardino a Caravaggio le cui figure presentano rapporti figurativi con le teste delle tavolette (cfr. M. Marubbi, Pittori, opere e committenze dall’apogeo dell’età viscontea alla fine della signoria sforzesca, in "Il Quattrocento. Cremona nel Ducato di Milano 1395-1535", Cremona, 2008, pp.318-319). Un altro esemplare, facente parte del medesimo ciclo o di uno affine, giuntoci tagliato in forma centinata, è stato offerto da Dorotheum, Vienna, 9 giugno 2020, lotto 135, come cerchia della famiglia Zavattari.