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Venezia, Antonio Pinelli, 1613. In 16°. Frontespizio architettonico inciso in rame con lo stemma del dedicatario principe Don Ferdinando I, una tavola fuori testo e 5 tavole calcografiche nel testo, piccola riparazione al margine interno bianco del frontespizio e della carta a8, qualche macchia e aloni di umidità, legatura coeva in pergamena rigida, tassello cartaceo di biblioteca al dorso, fori di tarlo al piatto anteriore, piede del dorso lacunoso. § Carlo Celano. L'ardito vergognoso. Bologna, Recaldini, 1679. In 12°. Occhietto con antica nota manoscritta, fregio xilografico al frontespizio, alcune carte brunite, legatura coeva in carta marmorizzata, tassello cartaceo di biblioteca al piatto anteriore. Insieme nel lotto Li fortunati infortuni di Cleonte re di Granata e dell'Infanta Isabella di Castiglia di Girolamo Rota del 1671 e La Ghirlanda favola boschereccia di Bruto Ferrandini, del 1618.
I opera: Prima e unica edizione. “L’opera, in cui si narrano gli amori di Igeta, pastore delle selve di Sarno, e di Clomira, figlia di Osiri, sacerdote di Diana, era stata però iniziata fin dal 1600, con la speranza, disattesa, di vederla rappresentata durante le nozze del principe Francesco Gonzaga. […] L’opera venne musicata da Giovanni Priuli nel 1614 e ottenne un certo successo” (DBI 67, 2007).
I opera: Prima e unica edizione. “L’opera, in cui si narrano gli amori di Igeta, pastore delle selve di Sarno, e di Clomira, figlia di Osiri, sacerdote di Diana, era stata però iniziata fin dal 1600, con la speranza, disattesa, di vederla rappresentata durante le nozze del principe Francesco Gonzaga. […] L’opera venne musicata da Giovanni Priuli nel 1614 e ottenne un certo successo” (DBI 67, 2007).