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Napoli, Presso Vincenzo Manfredi, 1792. In 8°. Legatura coeva in piena pergamena, titolo calligrafico, tagli colorati, qualche macchia e alone al dorso. Rara edizione originale. Invio autografo dell'autore. Lievi e sporadiche arrossature.
Ferdinando IV con decreto del 16 aprile 1792, abolì definitivamente i diritti di passo in senso stretto, o senza controprestazione. L’abolizione venne varata su proposta di Nicola Vivenzio, avvocato fiscale del patrimonio regio, ed a seguito dell’accertamento fatto nel 1777, quando emerse che a fronte di 245 passi autorizzati, ce ne erano altri 103 abusivi, oltre ad alcuni incerti. Lo Iacovetti, che si è occupato dettagliatamente della questione subito dopo l’abolizione, paragona Ferdinando IV ad “Ercole liberatore (che) vibrando un sol colpo, doveva atterrare quell’idra divoratrice, che vanamente fiaccata da tanti sovrani suoi predecessori, (invece) di rimanere in qualche maniera almen sconcertata, dalle replicate ferite aveva acquistato sempre maggiore vigore, e fermezza”. È una descrizione che, al di là della retorica, descrive perfettamente la situazione.
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