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Libri, Autografi e Stampe

giovedì 04 luglio 2024 e venerdì 05 luglio 2024, ore 10:30 • Roma

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Bonaparte, Napoleone

Lettera al Principe Eugenio, 1805

Stima

€ 2.000 - 2.200

Lotto venduto

€ 3.483

I prezzi di vendita comprendono i diritti d'asta

Informazioni

Lettera sottoscritta da Napoleone al Principe Eugenio, inviata da Schonbrun il 23 XII 1805, in 4° 245 x 196 mm.

Note Specialistiche

VENEZIA VA ANNESSA AL REGNO D'ITALIA
"Mon cousin, j'ai le projet de riunir Venise à mon Royaume d'Italie."


Documento di straordinaria importanza, dove Napoleone annuncia al Principe Eugenio il suo progetto di riunire Venezia al Regno d'Italia, progetto che si concretizzerà nel 1806. Nella lettera si dilunga in particolari organizzativi ed economici atti a realizzare a pieno il suo progetto. Interessantissima.

La lettera è scritta da Vienna, dalla quale gli Asburgo erano fuggiti precipitosamente e dove Napoleone si era appena insediato nel palazzo di Schönbrunn, a seguito della battaglia di Austerlitz del 2 dicembre 1805, e datata Schönbrunn, 2 nevoso Anno XIV (23 dicembre 1805). Siamo ormai agli ultimi giorni di utilizzo del calendario rivoluzionario repubblicano, che sarà abbandonato la settimana successiva. Napoleone è divenuto imperatore da un anno, dedica le sue energie a consolidare l’impero senza dimenticare di reperire dovunque sia possibile i fondi necessari. Eugenio di Beauharnais, l’amato figlio di Giuseppina, è già inserito nella famiglia imperiale, anche se non ancora ufficialmente adottato, e Napoleone gli si rivolge come “Mon Cousin”. Quanto viene comunicato al Vicerè Eugenio è di estremo interesse:
“Cugino, Ho il progetto di riunire Venezia al mio Regno d’Italia. E’ necessario che voi mi facciate preparare uno studio sulla divisione di questo territorio in dipartimenti. Io approvo tutto quello che mi proponete nella vostra lettera del 5 dicembre per le contribuzioni; dovete considerare il decreto come già firmato. Nel momento attuale serve del denaro, ma economizzatelo. Vi ho assegnato il comando del Territorio di Venezia; non tollerate assolutamente che gli sia fatto alcun cattivo trattamento; che tutto vi avvenga con ordine; che la contribuzione [fiscale] che vi si trae vada a mio beneficio e versata sulla Cassa di [?] della Grande Armée, la [?] o la Cassa di Ammortamento.”



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