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Libri, Autografi e Stampe

venerdì 15 dicembre 2023, ore 11:00 • Roma

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Vitale, Giovanni Antonio

Quaestiones prooemiales chyrurgiae, quaestionesve de capitis vulneribus secundum Hippocratis mentem, etiam cum parte ipsiusmet capitis anatomica …, 1676

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Informazioni

[Scuola Medica Salernitana] Neapoli, Ex Typographia Joannis Francisci Paci, 1676.In 4°, ritratto dell’autore in antiporta, racchiuso in elegante cornice ornamentale, ritratto xilografico della Vergine Maria racchiuso in un'artistica cornice al verso del frontespizio, pp. [26], 245, [17]. Testo su due colonne. Marca tipografica al frontespizio. Leggera brunitura, p 2 con lacuna . Legatura coeva in piena pergamena. 

Note Specialistiche

Uno dei primi trattati, se non il primo, della moderna neurochirurgia

Le uniche notizie conosciute dell’autore si possono ricavare dal libro stesso; nato nel 1623 (come riportato nel ritratto in antiporta) a Salerno ("Cognomen & Patria quoque similis factis salernitanus est") dove viveva, professava e insegnava medicina e chirurgia, (nelle dediche si definisce ”Dominus Ionnes Antonius Vitalis Medicus Phisicus, & Chirurgus Salernitanus. Necnon examinatoribus in Salernitano Collegio) ed infine era specializzato nella cura della testa e del cervello, oggi neurochirurgia ("Dum Vitali novo modo dat Vulnera curandi Capitis").
Il trattato del Ridley The anatomy of the brain fu pubblicato nel 1695; il saggio di Antonio Pacchioni De durae meningis Fabrica fu pubblicato nel 1701 a Roma presso lo stampatore Domenico Antonio Ercole; il De fibra motrice et morbosa di Giorgio Baglivi fu pubblicato, a Perugia, una prima volta nel luglio del 1700, nella forma di una breve epistola ad Alessandro Pascoli, in appendice all’opera di quest’ultimo Il corpo umano e in edizione definitiva, più estesa, nel 1702, presso lo stampatore romano Buagni.
Secondo Antonio Mazza (Cfr. Historiarum Epitome, pag. 122) il Vitale avrebbe pubblicato anche Apologia de Capitisi Vulneribus (probabilmente il capitolo introduttivo dal titolo “Capitis Anatomica” inserito nel “Proemio” delle “Quaestiones”) e Supplicium contra elogium Pellegrini. Ma di questi due scritti non vi sono tracce nelle usuali bibliografie. Rara e preziosa testimonianza degli avanzati, per l’epoca, sistemi di insegnamento praticati nel “Collegio Medico salenitano”. D “Wellcome Collection” a Londra. Cfr. De Renzi, Scuola Medica Salernitana, pag. 600. Mazza, Historiarum Epitome, pag. 122

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