I coniugi Giovanni Cau e Helga Elmqvist erano due intellettuali: lui, originario di Cagliari, professore di scienze naturali presso gli Scolopi di Firenze nonché autore di testi scolastici e, insieme a Helga, di favole; lei, svedese, traduttrice di favole nordiche e pregevole illustratrice. Grazie alla moglie, Cau entrò in contatto con la cultura nordica e il relativo repertorio fiabesco e potè godere del prezioso apporto grafico che la pittrice diede ai suoi libri. Nell’illusione di sfuggire agli orrori della guerra si erano trasferiti da Firenze nella piccola Gebbia ma Il 29 giugno 1944, per rappresaglia contro l’uccisione di tre soldati tedeschi da parte dei partigiani, si perpetrò la strage nazista di Civitella Val di Chiana: furono trucidati 244 civili e tra loro c’erano anche Giovanni Cau e la moglie Helga Elmqvist. I corpi dei coniugi fucilati vennero occultati nella fretta del ritiro tedesco poiché Helga avrebbe dovuto godere di immunità in base ai trattati. Furono rinvenuti nel 1950, casualmente sotto la sabbia della Fornace Focardi, e identificati dai parenti.