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Information
Napoli, Antonio Bulifon, 1678. In 4°.Stemma calcografico (del dedicatario?) sul frontespizio, splendida tavola fuori testo raffigurante le 183 caselle numerate del gioco, 570 x 460 mm., diffuse bruniture, marginali fori di tarlo, legatura coeva in pergamena. § Vincenzo Corrado. Notiziario delle produzioni particolari del Regno di Napoli e delle cacce riservate al Real divertimento. Napoli, Stamperia di Nicola Russo, 1792. In 8°. Legatura coeva in piena pergamena. § Giuseppe Novi.Vanto delli cocchieri napolitani, o sia Dell'arte nobilissima, che tengono essi, in domare li cavalli, e guidarli sotto le carrozze. Napoli, Giuseppe Coda, 1776. In 4°.Ritratto del cocchiere Gaetano Pizzella in antiporta, fioriture, alcuni fascicoli un po' lenti, legatura in cartoncino coeva sciupata.
Specialist Notes
Nel 1678 Don Carlo Torelli diede alle stampe, per i tipi del tipografo partenopeo Antonio Bulifon, il presente volume, con lo scopo di insegnare ai rampolli dell’aristocrazia l’iconografia araldica, come si blasona un’arma, le divise delle onorificenze e degli Ordini cavallereschi. Si tratta di una “platea” di armi di tutte le famiglie nobili aggregate in quell'anno ai Sedili di Napoli. Questo Giuoco d’arme è a tutti gli effetti un gioco di società, paragonabile ad una sorta di gioco dell’oca, la cui particolarità consiste nell'essere le caselle dello stesso rappresentate dagli stemmi delle famiglie nobili napoletane suddivise nei cinque seggi di Capuana, Nido, Montagna, Porto e Portanova: l’affascinante tavola da gioco acclusa al volume, di dimensioni notevoli, è infatti, al di là del suo originario utilizzo, una bellissima incisione che raffigura diversi blasoni della nobiltà napoletana, suddivisa secondo i seggi, o sedili, di appartenenza.
Rari e curiosi anche gli altri due libelli nel lotto.
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