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Information
"Come mi è nata l'idea di un viaggio al Marocco? Ero ad Algesiras attaché alla famosa Conferenza internazionale nella mia consueta qualità di corrispondente del Corriere della Sera e laggiù, dopo aver per dei mesi sentito parlare dai diplomatici (ed aver trasmesso telegraficamente) le più disparate opinioni sul Marocco...ho finito per sentire il legittimo desiderio di sapere che cosa è veramente il Marocco. Le montagne della costa marocchina, così vicine e alte sul mare di Algesiras, m'invitavano e mi allettavano più di tutte le Conferenze internazionali. Il desiderio divenne presto tentazione, e un bel giorno abbandonai Algesiras e diplomatici, passai lo Stretto e da Tangeri informai il mio giornale e i miei lettori della fuga...(...)". Lo farà con una lettera eloquente che pubblica a seguire, dove sottolinea come "Il Marocco è forse oggi il Paese più interessante del mondo; l'anarchia che lo dilania ha scomposto le sue forze come il prisma scompone la luce e le offre all'esame dell'osservatore. (...) Organizzerò subito una carovana per affrontare un lungo viaggio nell'interno; Tangeri non è che la porta - e meno aperta di quello che si crede. Bisogna passare la soglia per vedere, ed io la passerò."
Quella porta si spalanca ora davanti a noi nel percorso fotografico che qui presentiamo, un viaggio in 150 immagini ognuna delle quali ci parla oggi tanto quanto facesse allora con Barzini: la sua penna ci manca, il suo spirito e fiuto da grandissimo giornalista anche, ma abbiamo le sue immagini (da grande fotoreporter) che testimoniano di una terra ormai lontana nel tempo e nello spazio.
Specialist Notes
"Come mi è nata l'idea di un viaggio al Marocco? Ero ad Algesiras attaché alla famosa Conferenza internazionale nella mia consueta qualità di corrispondente del Corriere della Sera e laggiù, dopo aver per dei mesi sentito parlare dai diplomatici (ed aver trasmesso telegraficamente) le più disparate opinioni sul Marocco...ho finito per sentire il legittimo desiderio di sapere che cosa è veramente il Marocco. Le montagne della costa marocchina, così vicine e alte sul mare di Algesiras, m'invitavano e mi allettavano più di tutte le Conferenze internazionali. Il desiderio divenne presto tentazione, e un bel giorno abbandonai Algesiras e diplomatici, passai lo Stretto e da Tangeri informai il mio giornale e i miei lettori della fuga...(...)". Lo farà con una lettera eloquente che pubblica a seguire, dove sottolinea come "Il Marocco è forse oggi il Paese più interessante del mondo; l'anarchia che lo dilania ha scomposto le sue forze come il prisma scompone la luce e le offre all'esame dell'osservatore. (...) Organizzerò subito una carovana per affrontare un lungo viaggio nell'interno; Tangeri non è che la porta - e meno aperta di quello che si crede. Bisogna passare la soglia per vedere, ed io la passerò."
Quella porta si spalanca ora davanti a noi nel percorso fotografico che qui presentiamo, un viaggio in 150 immagini ognuna delle quali ci parla oggi tanto quanto facesse allora con Barzini: la sua penna ci manca, il suo spirito e fiuto da grandissimo giornalista anche, ma abbiamo le sue immagini (da grande fotoreporter) che testimoniano di una terra ormai lontana nel tempo e nello spazio.