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PRIMA EDIZIONE, PRIMA EMISSIONE. II Saggiatore fu scritto in diretta risposta ad Orazio Grassi, matematico presso il Collegio Romano dei Gesuiti, che nel 1619 aveva pubblicato - sotto lo pseudonimo di Lotario Sarsi - un libello in cui attaccava il sistema copernicano (Disputatio astronomica) Galilei, dopo aver osservato l'avversione che suscitavano i suoi scritti, risponde vittoriosamente alle calunnie e alle assurde questioni di priorità di Mayr sulla scoperta dei pianeti medicei, risponendo tutte le sue scoperte celesti. Punto per punto, con abilità garbata di polemista raffinato e ironico, controbatte tutte le fallaci proposizioni di Grassi, ricostruendo la storia dell'invenzione del cannocchiale con sfumature diverse rispetto a quanto esposto nel Sideurus Nuncius. Nucleo della discussione è la scelta dell'approccio scientifico più adatto allo studio dei fenomeni celesti. L'argomento cruciale della riflessione galileiana è che nessuna teoria sulle comete sia mai possibile finché non venga provata la loro realtà di oggetti mobili piuttosto che di meri effetti ottici della luce solare, una prova che egli riteneva a quel momento impossibile. II Saggiatore venne patrocinato dai Lincei e dedicato all'ultimo momento al nuovo Papa Urbano VIII, al secolo Maffeo Barberini, amico di Galileo e protettore delle scienze e delle arti. Galilei si trovava a Firenze durante le fasi di stampa del libro e pertanto non potè visionare le correzioni; per questo il foglio dell'errata ne contiene solo 16, numero che arrivò sino a 137 nella terza e finale emissione. L'incisione alla carta Ee recto è la piu antica illustrazione pubblicata dell'anello di Saturno, del pianeta Marte in congiunzione inferiore e superiore e delle fasi di Venere. Norman 857; Riccardi I, 511. Carli-Favaro 95; Cinti 73.