Dominici, Giovanni
Trattato della sanctissima charita, 1513
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Information
L'opera fu impressa "ad instantia delle... suore mantellate di S. Caterina del Paradiso" del terz'ordine domenicano di Siena e "di ciaschedunaltra persona: che di questo Libro legendo pigliara alcuna consolatione spirituale". Il testo è preceduto da un'Epistola del "Reverendo Padre Frate N.", Predicatore, con data al fondo errata "1413", dove viene brevemente delineata la vita dell'autore. Il Trattato è scritto nello scorrevole volgare trecentesco, con l'inno alla Carità mutuato da S. Paolo e da mille esempi della vita pratica e quotidiana: non mancano ricette contro le enfiagioni, la cura del fegato, i fenomeni atmosferici quali neve grandine saette, il tutto finalizzato e volto a spiegare bellezza e necessità della "Charita" nella vita cristiana. Fairfax Murray, Catalogo 1899, p. 114, n. 631; Sander 1, 2466; Olschki, 4474: "Volume fort rare".