h cm 73 x 42 (esclusa la cornice)
Firmata Wang Qi, datata ciclicamente all'anno Wuchen, corrispondente al 1928 e del periodo. La placca, di forma rettangolare, è finemente decorata con smalti policromi a soggetto di tre divinità’ immortali. La prima, Magu, indossa lunghe vesti strette in vita da una fascia di piume e porta sulle spalle un cesto con fiori sbocciati e pesche; la seconda figura, Shoulao, indossa vesti voluminose, è seduta su un cervo maculato e tiene in mano un fungo lingzhi; la terza divinità’, Liu Hai, inginocchiata davanti a Shoulao, e’ affiancata dalla sua rana a tre zampe, il tutto accompagnato da una lunga scrizione poetica sopra due i due sigilli Xichang Wang Qi e Tao Zhai (Studio Pottery), con cornice in legno.
罕见且重要的道教三尊粉彩釉瓷匾,中国,民国时期1928
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Caratterizzata da uno stile vibrante, realismo impressionante e l'attenzione meticolosa ai dettagli, la pittura della presente placca è altamente dinamica ed evocativa, e d è stata eseguita da Wang Qi 王琦 (1884-1937). Nativo di Xinjianxian, nella provincia dello Jiangxi, Wang iniziò la sua carriera a diciassette anni e divenne uno dei più talentuosi pittori di porcellane della scuola letteraria cinese. In seguito alla caduta della dinastia Qing, la domanda di produzione di porcellane imperiali a Jingdezhen, il principale centro di produzione cinese, diminuì. Questo contesto permise agli artisti della porcellana di esplorare nuovi mercati e sviluppare stili innovativi. Nel 1928, otto artisti di spicco, tra cui Wang Qi, formarono la cosiddetta ‘Società della Luna Piena' (Yueman Hui), incontrandosi appunto durante la luna piena per dedicarsi a conversazioni incentrate su argomenti artistici. Il gruppo divenne noto come 'Gli Otto Amici di Zhushan' (Zhushan Bayou 珠山八友). Sebbene lo stile iniziale di Wang Qi fosse influenzato dalle tecniche stilistiche di Qian Hui’an (1833-1911), caratterizzate da ritrattistica su sfondi spogli, in stile gongbi, tuttavia, la decorazione della presente placca riflette lo stile maturo dell’artista, sviluppatosi in seguito ad un viaggio a Shanghai nel 1916, allorché’ visito’ una mostra dedicata agli 'Otto Eccentrici di Yangzhou' (Yangzhou Baguai 揚州八怪). Fortemente ispirato dal pittore Huang Shen 黃慎 (1687-1772), Wang inizio’ cosi’ ad usare pennellate rapide ed altamente espressive per ritrarre figure eccentriche caratterizzate da tratti esagerati, rappresentate davanti a sfondi minimalisti ed accompagnate da lunghe iscrizioni calligrafiche in stile corsivo. La giustapposizione di pennellate brevi e calligrafiche a dettagli dipinti con estrema cura ed minuta attenzione caratterizza cosi’ lo stile unico di Wang Qi, che l’artista personalizzo’ ulteriormente incorporando tecniche occidentali, quali il chiaroscuro, per fondere armoniosamente realismo ed impressionismo. Wang Qi era solito raffigurare soggetti Taoisti o Buddisti, noti personaggi di fantasia o celebri letterati. Ad esempio, Shou Lao, noto anche come Shou Xing, è uno dei Tre Dei delle Stelle nella mitologia cinese che rappresenta la longevità. Veniva spesso raffigurato in compagnia di un cervo ed in questa placca, con in mano un fungo lingzhi, simboleggia lunga vita, salute e prosperità. Magu, raffigurata eternamente giovane e bella, simboleggia l'ideale della bellezza senza età e il potere ringiovanente della natura, enfatizzando la ricerca Taoista dell'immortalità e della giovinezza eterna. Liu Hai, spesso identificato in varie fonti letterarie come un alchimista storico del periodo delle Cinque Dinastie e dei Dieci Regni, è anche spesso celebrato nella tradizione Taoista per le sue abilità magiche e la sua ricerca dell'immortalità spirituale. Insieme alla sua rana a tre zampe, Liu Hai impersona il desiderio di ricchezza e prosperità, poiché il carattere chan della rana è omofono del carattere significante denaro. L'iscrizione sulla placca, firmata da Wang Qi, recita: 西飛青雀幾時還貝闕琳宮縹緲間筆底春風殊未老蟠桃積核已如山 Che può essere cosi’ tradotta: Quando torneranno i passeri verdi dall'ovest,Tra i padiglioni di conchiglie e i palazzi fatti di gemme, un'espansione nebbiosa?Sotto il pennello, la brezza primaverile rimane sempre giovane,I noccioli delle pesche si accumulano come montagne, ma non invecchiano. Questa poesia, come molte delle sue creazioni artistiche, riflette la profonda connessione di Wang con il patrimonio culturale cinese e la sua alta maestria nel combinare poesia e arte visiva. Confronta con una placca in porcellana attribuita a Wang Qi raffigurante Liu Hai che gioca con la sua rana a tre zampe, recante gli stessi due sigilli della presente placca ed un’iscrizione eseguita in un simile stile calligrafico, illustrata in ‘Masterworks of the Eight Friends of Zhushan. Figural Subjects’, Nanchang, 2017, pl.001. Confronta inoltre, due placche in porcellana attribuite a Wang Qi, ciascuna raffigurante una giovane Immortale che fluttua tra le nuvole, eseguite in uno stile simile a quello ritraente Magu sulla presente placca, illustrate in Ibid., pls.006 e 007. Vedi inoltre un’altra placca di porcellana attribuita a Wang Qi, raffigurante un Immortale anziano eseguito con estremo realismo, anch’ essa accompagnata da una lunga iscrizione calligrafica e stessi due sigilli, illustrata da Geng Baochang, ‘Masterworks of the Eight Friends of Zhushan’, vol.1, Nanchang, 2004, pp.226-227, no.129. Una placca di porcellana correlata, sebbene molto più piccola, attribuita a Wang Qi e raffigurante un Immortale Daoista, anch'essa datata all'anno Wuchen (1928) e recante gli stessi due sigilli della presente placca, fu venduta da Bonhams, Londra, 10 novembre 2011, lotto 585.