Informazioni
H 33 cm
Maschera di danza.
Il viso è diviso in due parti dal lungo naso ad angolo diedro, bocca a tubo, occhi a fessura rettangolare, mento a punta, orecchie appena accennate: una forma che noi definiamo “stile cubista”.
Provenienza
- Ex collezione Paolo Morigi (Lugano) (Etichetta inv. Morigi n° 243);
- Ex collezione privata (Lugano);
Bibliografia
- FELIX MARC LEO & AUTORI VARI “Congo Masks – Masterpieces from Central Africa” Bruxelles 2018, Edited by Marc Leo Felix, pagg. 140-145;
- AUTORI VARI "Face of the Spirits: Masks from the Zaire Basin" Anversa 1993, pagg. 97-105;
- Huguette Van Gelewe in FRY JAQUELINE "Twenty-five African Sculptures" National Gallery of Canada, Ottawa 1978, pagg. 82-87;
- CORNET JOSEPH "Art de l'Afrique noire au pays de fleuve Zaire" Bruxelles 1972, pag. 183;
- FAGG WILLIAM "Masques d'Afrique dans les Collections du Musée Barbier-Muller" Genève 1980, pagg. 132 e 133
(*) Georges Stoecklin (1937-1997). E’ stato un mercante d’arte africana operativo in Francia negli anni ’50.Era il genero di Roger Bédiat (1897-1958) che negli anni ’20 si installò nella regione di Abidjan per organizzare nella colonia francese una piantagione di caffè. La Costa d’Avorio all’epoca era ancora poco accessibile e la brousse diventava impraticabile dopo le piogge. Bédiat si interessò alla cultura indigena e l’incontro a Parigi con Charles Ratton all’Esposizione Coloniale del 1931 gli offrì la possibilità di iniziare una collaborazione come fornitore di opere tribali. Così, trovò importanti capolavori raccolti nella regione, alcuni dei quali oggi sono presenti nei musei.
Elementi bibliografici su : GOY BERTRAND “Cote d’Ivoire - Premieres regards sur la sculpture - 1850 / 1935” Parigi 2012, pag. 206(Roger Bédiat) e, Georges Stoecklin, pag. 215;