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Arte Africana / Una Prestigiosa Collezione Svizzera

mercoledì 14 ottobre 2020, ore 17:30 • Milano

43

Dan (Costa d’Avorio), regione di Man al confine con la Liberia

Stima

€ 4.000 - 5.000

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Informazioni

Legno a patina crostosa che nasconde tracce di pittura rossa
H 23 cm
Maschera.
E’ scolpita in un atteggiamento che trasmette emozione. La bocca aperta sembra indicare una voce nell’atto di emettere un suono. La funzione di questa maschera era di proteggere il proprietario e la sua famiglia.La piattina di ferro infissa sulla fronte era un elemento importante nei rituali di divinazione: infatti, il proprietario, per attivare lo spirito che faceva da tramite tra il mondo dei vivi e l’aldilà, al momento di chiedere la sua protezione, cospargeva tutt'intorno al ferro un impasto di sostanze magiche. Questa attività, ripetuta negli anni, ha lasciato i segni sulla superficie del legno e testimonia il lungo utilizzo rituale di questo esemplare. Tutt'intorno al bordo vi sono fori a sezione quadrata che si trovano in altre maschere Dan prodotte nel 19° secolo. Sotto il mento è rimasto un frammento della barba di fibre vegetali.

Provenienza

- Ex collezione Serge Brignoni (*) collezionata prima degli anni ‘40;
- Ex collezione privata (Lugano)

Bibliografia

- FISCHER EBERHARD & HIMMELHEBER HANS “Die Kunst der Dan” Rietberg Museum Zurich 1976;
- GIANINAZZI CLAUDIO & GIORDANO CHRISTIAN “Culture Extraeuropee: Collezione Serge e Graziella Brignoni” Edizioni Città di Lugano 1989;
- MUSEE DE L’HOMME “Arts primitifs dans les ateliers d’artistes: Serge Brignoni” Paris 1967;
(*) Serge Brignoni (Chiasso 1903 - Berna 2002). Pittore e scultore, nato a Chiasso nel 1903, Serge Brignoni si appassiona all'arte dei "Mari del Sud" che dagli inizi del 1900 si cominciava ad intravedere in Europa. Rimane colpito dalle sculture create dai popoli dell'Estremo Oriente, dell'India, del Sud-Est Asiatico, dell'Indonesia e dell'Oceania, soprattutto par la loro creatività nel rappresentare un mondo fantastico e surreale. Dagli anni 1930-80 raccoglie sul mercato antiquario europeo una quantità di sculture della cosiddetta arte "primitiva". La curiosità che prova nell'osservare i tanti oggetti provenienti dall'Oceania orienta la sua attività artistica verso l’esperienza del Surrealismo e dell’arte metafisica. Nel 1925 scopre anche l’arte africana. Durante un viaggio a Parigi, visita le tante gallerie antiquarie che in quegli anni offrivano oggetti provenienti dalle colonie francesi in Africa. Entra così in contatto anche con la scultura africana di cui ammira le stilizzazioni e la purezza delle forme. Da allora inizia la sua brillante carriera di collezionista ed intenditore d'arte etnica. Ma la sua attività di scultore continua senza sosta e le sue opere lo collocano tra i protagonisti del surrealismo a livello internazionale. Negli anni la città di Lugano gli dedica molte iniziative culturali che presentano opere della sua produzione artistica. Sono numerose le mostre dedicate a Brignoni come collezionista d’arte primitiva: esposizioni suggestive presentate al pubblico di Lugano nel Palazzo delle culture Extraeuropee (Museo di villa Ciani). E’ a questo Museo che Brignoni nel 1985 dona la sua vasta collezione di opere d’arte primitiva.

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