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Arte Figurativa tra XIX e XX Secolo

giovedì 10 novembre 2022, ore 15:00 • Roma

65

Telemaco Signorini

(Firenze 1835 - 1901)

Il processo agli anarchici

Stima

€ 2.000 - 3.000

Lotto venduto

€ 3.584

I prezzi di vendita comprendono i diritti d'asta

Informazioni

china su carta
cm 18 x 38,8

firmato in basso a destra, con tracce di dedica: TSignorini e datato in basso a sinistra: 1 Giugno 94.

Sul retro, in basso a destra timbro della Galleria Prandi di Reggio Emilia con numero di riferimento (1493) e scritte con riferimento a catalogo disegni T.S. e numero di riferimento 337.


Provenienza

Galleria Prandi, Reggio Emilia;
collezione privata.
Il disegno qui offerto rappresenta un'interessante testimonianza del processo subìto dal pittore Plinio Nomellini nel 1894 con l'accusa di aver partecipato alle attività di un gruppo anarchico genovese.
Nomellini si era traferito dalla Toscana a Genova nel 1891, dopo gli anni di formazione a Firenze con Giovanni Fattori come maestro e Telemaco Signorini quale sostenitore.
Signorini, di trent'anni più anziano di Nomellini, rese un'appassionata testimonianza a favore del pittore livornese, descrivendolo come "uno dei più brillanti ingegni" dell'Accademia di Belle Arti di Firenze.
"Io sono qui anche a nome del professor Fattori […] e tanto in nome del mio collega, quanto a nome mio debbo affermare che l’arte del Nomellini è un’arte destinata a un grande avvenire [...].[...]Noi siam vecchi e ci ritiriamo; faccia il Tribunale che i giovani che ci devono succedere nella via dell’arte non siano strozzati dalle sbarre delle prigioni." (f. mos., Il trionfo di N. Il Presidente, gli avvocati e il pubblico commossi, in Caffaro, Genova, 1 giugno 1894).
La perorazione ottenne evidentemente l'effetto sperato, perché Nomellini venne scarcerato e riprese a dipingere, tornando ad occupare un ruolo di primo piano all'interno del divisionismo italiano.