Informazioni
- Seconda 8V costruita, dopo 6 esemplari pre-serie.
- 8ˆ di tutte le Fiat 8V prodotte.
- La più vecchia vettura superstite con questo tipo di carrozzeria.
- Motore prezioso proveniente dalla famosa Siata 208 Coupé Bertone CS068.
- Riservata ad Emanuele Filiberto Nasi, nipote di Giovanni Agnelli, il fondatore della Fiat.
- 7ˆ in classe nella corsa in salita Colli Torinesi, Sassi-Superga.Specifiche fuori serie.
- Portata alla Mille Miglia del 1957 da Antonio Siddi, medaglia di bronzo alle Olimpiadi del 1948.
- Menzionata nella "bibbia" di Tony Adriaensens: Ottovu.
- Per oltre quarant'anni nella stessa collezione di famiglia.
- Eleggibile Mille Miglia.
- Questo telaio ha partecipato all’ultima edizione storica della gara.
ASI, Fiva.
Documenti
Immatricolazione e targhe italiane in ordine e aggiornate.
Eleggibilità
- Mille Miglia. Eleggibile. Il telaio ha partecipato all'ultima edizione storica della gara.
- Giro di Sicilia. Eleggibile.
- Targa Florio. Eleggibile.
- Goodwood Revival. Eleggibile.
- Tour Auto. Eleggibile.
- Le Mans Classic. Eleggibile.
- Coppa d’Oro delle Dolomiti. Eleggibile.
- Vernasca Silver Flag. Eleggibile.
- California Mille: Eleggibile.
- Nürburgring Classic. Eleggibile.
- Pebble Beach Concours d’Elegance. Eleggibile.
- Amelia Island Concours d’Elegance. Eleggibile.
- Chantilly Arts & Elegance Richard Mille. Eleggibile.
- Concorso d’eleganza Villa D’Este. Eleggibile.
Provenienza
Il modello
Nel dopoguerra, la Fiat stava lavorando su un motore a otto cilindri, internamente noto come Tipo 106. Il motore fu originariamente disegnato da Dante Giacosa per una berlina di lusso, ma il progetto fu interrotto.Rudolf Hruska, all'epoca al lavoro presso la S.I.A.T.A., fu incaricato di creare un’auto attorno al motore V8. Lo sviluppo avvenne in assoluta segretezza. Per non sovraccaricare il reparto sperimentale Fiat, anche la produzione del telaio venne affidata a S.I.A.T.A. Disegnata da Fabio Luigi Rapi, capo designer, la Fiat 8V o "Otto Vù" fu presentata alla stampa italiana nel febbraio del 1952 ed esposta per la prima volta il marzo successivo al Salone di Ginevra. Le forme dell'auto hanno visto diversi cambiamenti nel tempo: il prototipo aveva una griglia art déco che si estendeva nel cofano. Venne realizzata una seconda serie con quattro fari anteriori; alcune delle ultime vetture avevano infine un ampio parabrezza privo di divisioni.Si trattava di un coupé ad alte prestazioni, destinato a competere nella classe GT: il modello, 2 litri e 8 cilindri a V, si allontanava nettamente dalla consueta produzione Fiat. Venne accolto favorevolmente dai piloti privati e dai preparatori italiani e fu l’auto da battere nella classe 2 litri, anche grazie alle versioni speciali costruite da Zagato o Siata. Il motore Fiat V8 aveva una configurazione V da 70° e 1996 cc di cilindrata; a 5600 giri/min il motore produceva 105 CV (78 kW) nella configurazione standard, con due carburatori Weber 36 DCS doppio corpo, raggiungendo una velocità massima di 190 km/h (118 mph). Alcuni motori furono equipaggiati con carburatori Weber 36 IF4/C quadricorpo e raggiungevano 120 CV, ma il collettore di aspirazione era molto raro. Il motore della Fiat 8V è l'unico otto cilindri costruito dalla Fiat. Il motore era collegato a un cambio a quattro marce. L'auto aveva sospensioni indipendenti sulle quattro ruote, ottenute rielaborando quelle della Fiat 1100, e freni a tamburo. Dal momento che la carrozzeria era saldata al telaio, viene definita a struttura semi-portante.Vennero prodotte soltanto 114 di queste coupé ad alte prestazioni, 63 con carrozzeria “Fiat Carrozzerie Speciali”; 34 della prima serie e 29 della seconda serie. La vettura tuttavia era comunque disponibile in diversi stili di carrozzeria, offerti dalla fabbrica e da vari carrozzieri come Zagato, Pinin Farina, Ghia e Vignale.La produzione cessò nel 1954.
L’auto
Lo chassis 106.000008 è la seconda 8V costruita, dopo le 6 di pre-produzione. Ottava di tutte le Fiat 8V prodotte. È la più vecchia superstite con questo tipo di carrozzeria. 26 delle 34 vetture della prima serie hanno mantenuto le linee originali disegnate da Luigi Fabio Rapi e non sono state ri-carrozzate o modificate. Di queste 26, ci sono notizie certe di solo 7 sopravvissute, 3 distrutte, una smantellata. Non ci sono notizie delle restanti 15. L’auto uscì dalla fabbrica il 5 marzo 1953 su commissione di Emanuele Filiberto Nasi, figlio del barone Carlo Nasi e Tina Agnelli, era nipote di Giovanni Agnelli, il fondatore della Fiat e cugino di Gianni Agnelli. I Nasi erano grandi azionisti Fiat. Emanuele Filiberto Nasi ordinò l'auto con specifiche fuori serie, come gli interni di stoffa. Una testimonianza è sui pannelli delle porte originali, con il nome del proprietario scritto all'interno. A causa del deterioramento, detti pannelli originali sono stati sostituiti durante il restauro della vettura. Tuttavia, sono stati conservati e saranno venduti con l'auto. Emanuele Filiberto Nasi è stato presidente dell'Automobile Club Torino e un buon pilota privato, si classificò 8° assoluto alla Mille Miglia del 1948 con Emilio Christillin su una Fiat 1100 e 2° assoluto al Rallye del Sestriere 1950 su Fiat 1500. Ha partecipato con lo chassis 106.000008 alla salita Colli Torinesi, Sassi-Superga con il numero 128 (targa TO143309), classificandosi 7° in classe Turismo Internazionale - 2000cc.L'auto fu venduta nell'agosto del 1956 a Benedetto Testa (targa BS38945) e poi consegnata nelle mani di Antonio Siddi, velocista e medaglia di bronzo alle Olimpiadi di Londra del 1948, per la Mille Miglia del 1957. Siddi con il numero di gara 319 affrontò la gara da solo, non terminando ma comprò la vettura nel luglio 1957. La storia di Siddi pilota, in quegli anni, è curiosamente legata alle FIat 8V: gli organizzatori della Mille Miglia si accordarono con la carrozzeria Romanazzi, che era proprietaria e aveva preparato la Fiat 8V II serie, telaio n. 106.000102, per affidarla a Siddi sotto l'egida della Scuderia Tevere, ma Siddi preferì la vettura con chassis 106.000008 proposta in questo lotto, anche se più anziana. Siddi aveva già partecipato alla Mille Miglia nel 1954 con una Fiat 1100-103, classificandosi al 92° posto assoluto e la sua vita da pilota corse lo ha visto partecipare alle principali gare italiane come il Rally Internazionale della Sardegna del 1963 su Triumph TR4 e Targa Florio 1964 al volante di una MG B.Più recentemente, nella sua seconda parte di vita, i palmarés della vettura hanno compreso la Mille Miglia del 1982 e, successivamente, la Mille Miglia 1993/1995/1998/1998 con un 16° posto assoluto nel 1994 (Saporetti/Montanari). La maggior parte delle edizioni degli anni '90 della Coppa d'Oro delle Dolomiti e, in questi ultimi anni, il premio per la categoria Gran Turismo alla Vernasca Silver Flag 2015 e il premio ASI per il miglior restauro, alla Vernasca Silver Flag 2017.Il motore originale montato sul telaio 106.000008 venne sostituito presto, nella sua storia, con un motore non matching ma prezioso, poiché proveniente dalla famosa Siata 208 Coupé Bertone CS068. La Fiat 8V chassis 106.000008 è stata di proprietà del famoso collezionista Mario Righini nei primi anni settanta e poi conservata per oltre quarant'anni nella stessa collezione di famiglia.L'auto ha vissuto alcuni, documentati, cambiamenti. Si ritiene che sia nata con la tipica griglia art-déco di tutti le prime 8V, con un fregio che si estende sul cofano, mentre appare alcuni anni dopo nella foto della Mille Miglia del 1957 con una griglia più semplice. Lo chassis 106.000008 arrivò agli anni '80 con un nuovo muso anteriore, con un'apertura diversa senza griglia e fari carenati aerodinamicamente in plexiglass, fanalini posteriori diversi, senza paraurti e verniciata in rosso. Alla fine degli anni '80 fu restaurata a perfezione, di nuovo con la griglia art-déco e tutti i dettagli giusti, pur decidendo di mantenere il colore rosso. Successivamente è stato deciso di ripristinare le condizioni originarie, dipingendo la vettura nell'originale "grigio bleu metallizzato" (una specie di azzurro, mentre gli altri due colori disponibili erano "verde mare metallizzato" e "grigio rosato").Eleggibile per la Mille Miglia e per i principali eventi, dalle rievocazioni al concorso d'eleganza, il telaio 106.000008 ha già davanti a sé un futuro brillante. Sarà presente nel libro Mille Miglia’s Chassis - The Ultimate Opus, volume II, che sarà pubblicato alla fine del 2019 da Automotive Masterpieces. L'auto sarà anche uno dei fiori all'occhiello della 24ˆ Vernasca Silver Flag, in occasione dell'anniversario per i 120 anni di FIAT. La Fiat 8Vl telaio 106.000008 è già stata accettata, iscritta e parteciperà all'evento, dal 28 al 30 giugno. Per questo eccezionale motivo, l'auto sarà consegnata al nuovo acquirente dopo la gara, dal 1° luglio, in nord Italia.
Stato dell’Arte: Carrozzeria, interni e motore completamente restaurati in perfette condizioni originali.