Informazioni
- Vettura ex Miki Biasion.
- Restauro completo di Tony Lentinu, specialista Opel.
- Vettura pronta a gara per un divertimento assicurato nei rally sia di velocità che di regolarità.
- Possedere questa Ascona, è possedere un pezzo di storia dei rally.
HTP Nazionale
Documenti
Immatricolazione e targhe italiane in ordine e aggiornate
Eleggibilità
- Giro di Sicilia. Eleggibile.
- Targa Florio. Eleggibile.
- Goodwood Revival. Eleggibile.
- Goodwood Festival of Speed.
- Eleggibile- Rallye Monte-Carlo Historique. Eleggibile
- Vernasca Silver Flag. Eleggibile.
- Nürburgring Classic. Eleggibile.
- Tour De Corse Historique. Eleggibile.
- Campionato Rally Europeo Storico. Eleggibile.
- Campionato Rally Storico Italiano. Eleggibile.
Provenienza
La Ascona è un'automobile di fascia media prodotta in tre serie, dal 1970 al 1988, dalla casa automobilistica tedesca Opel. Il nome è preso dalla cittadina svizzera di Ascona, posta sul Lago Maggiore nel Canton Ticino. La Ascona “B” è stata prodotta tra il 1975 ed il 1981 e corrisponde alla seconda generazione della Opel Ascona. La vettura fu lanciata sul mercato nel mese di agosto del 1975 in sostituzione della precedente generazione, anche se la presentazione ufficiale al pubblico avvenne all'inizio dell'autunno seguente, al Salone di Francoforte. Proposta unicamente con carrozzeria berlina (a 2 e a 4 porte), l'Ascona B era più lunga e più larga del modello uscente. Anche il passo era stato incrementato, a vantaggio dell'abitabilità interna. Dal punto di vista del design, la vettura era caratterizzata da uno stile sensibilmente più moderno, con linee più spigolose. Il frontale era a fari trapezoidali, con una mascherina larga. Aumentate anche le superfici vetrate, mantenendo una linea di cintura piuttosto bassa. Grazie all'ottimizzazione e alla taratura della meccanica telaistica, venne incrementato il livello di sicurezza, sia attiva che passiva. La struttura monoscocca dell'Ascona B celava un'impostazione meccanica tradizionale, con motore anteriore longitudinale e trazione posteriore. Il comparto sospensioni manteneva l'avantreno a quadrilateri e il retrotreno ad assale rigido con barra Panhard. L'impianto frenante era di tipo misto, a doppio circuito e servoassistito, lo sterzo era del tipo a cremagliera. La produzione dell'Ascona B avvenne negli stabilimenti di Bochum e di Anversa: gli allestimenti previsti furono tre, e cioè base, L e SR. I motori previsti, tutti a 4 cilindri, andavano da 1.2 litri a 2 litri, per potenze da 55 a 110 hp; a queste unità a benzina, si aggiungeva un motore Diesel da 2 litri. Negli anni si ebbero continui aggiornamenti.Nell’aprile 1979 avvenne il lancio della versione i2000, con motore 2 litri rivisitato da Irmscher, il noto preparatore di Opel che aveva portato la precedente Ascona A a conquistare il titolo nel Campionato Europeo di Rally con Walter Röhrl. Dopo la cura ricostituente, il motore fu in grado di erogare una potenza massima di 120 CV grazie anche al montaggio di un secondo carburatore. Nell’agosto dello stesso anno vi fu un leggero restyling; fu l'occasione per inserire in gamma una nuova versione di punta, ancora più sportiva della i2000. Tale versione, denominata Ascona 400, fu equipaggiata con un'unità da 2,4 litri alimentata ad iniezione e con potenza massima di 144 CV. Altre caratteristiche peculiari di questa versione furono la distribuzione bialbero, l'impianto frenante a quattro dischi e il cambio a 5 marce. Prodotta in 268 esemplari, l'Ascona 400 fece da base per la vettura da competizione che nel 1982 permise a Walter Röhrl di conquistare il Mondiale Piloti, quando l'Ascona B non era più in produzione. La vettura pilotata da Röhrl erogava fino a 255 CV di potenza massima e fu l'ultima vettura a trazione posteriore ad aggiudicarsi un titolo nel Mondiale Rally. Nel luglio del 1981 la produzione dell'Ascona B cessò per lasciare campo libero alla terza generazione.
L’auto
L’Opel Ascona B 2000 S Rallye, telaio no. 9192762347, è l’unica vettura rimasta dei due esemplari utilizzati, nel 1980, dal famoso equipaggio formato da Miki Biasion e Tiziano Siviero, per vincere il Campionato Rally Italiano Gruppo 2. Dopo il 1979, anno di debutto nei trofei rally nazionali, Miki Biasion decise di acquistare questa Ascona per partecipare al Campionato Italiano Rally, facendosi notare fin dalla prima gara, il “64° Targa Florio Rally”, nella quale stupì tutti, piazzandosi 5° assoluto e 2° di classe. I due futuri campioni del mondo superarono loro stessi nel terzo appuntamento della stagione, quando al Rally dell’Isola d’Elba, ottennero un quarto assoluto ed un primo di classe; risultato eccezionale per un pilota debuttante che per di più, rispetto agli avversari, non godeva dell’appoggio diretto di Opel. Purtroppo, durante il “5° Rally Il Ciocco e Valle del Serchio”, Biasion ebbe un grave incidente a causa di un problema ai freni e rischiò di dover abbandonare il campionato. Fu grazie all’amico Massimo Frigo e l’aiuto della scuderia Hawk Racing Club, che gli misero a disposizione una nuova vettura, se riuscì a terminare il campionato e a vincere il titolo.È, quindi, con quest’auto e con questi risultati che iniziò la scalata al successo per il fuoriclasse veneto. Lo stesso Biasion, ancora oggi, ha parole di riguardo per questa vettura: “Passare dalla Kadett Gr.1, quasi di serie, a una vettura da competizione come l’Ascona Gr.2, è stato un bel salto di qualità. Indubbiamente la notevole facilità di guida dell’Ascona mi ha permesso di ottenere grandi risultati anche di valore assoluto.” Va detto che, la maestria del pilota nella guida in controsterzo, fu un fattore altrettanto importante.Dopo l’incidente del Ciocco nel 1980, l’Ascona B 2000 S Rallye, telaio no. 9192762347, è rimasta ferma in officina fino agli anni 90, quando fu restaurata di scocca e ciclistica. Ma fu solo dopo 34 anni ed un attento restauro del preparatore Opel, Tony Lentinu, che nel 2014 fu revisionata anche di meccanica, comprendendo motore, cambio ed allestimenti vari, per poter partecipare ai rally storici. L’abbiamo potuta ammirare nella sua livrea bianco/gialla, con la quale corse nel 1980, sia al Campagnolo che al Rally di Bassano del 2015, portata dall’equipaggio Vallotto-Cracco del Team Bassano. Prima della sua ricomparsa sui campi gara è stata esposta per un lungo periodo al museo Bonfanti-Vimar, a testimonianza di un pezzo di storia del rallysmo italiano.
Stato dell’Arte
Completamente restaurata da Racing Garage, specialista Opel. La vettura è pronta gare, con un’elaborazione non eccessivamente esasperata, che la rende adeguata per partecipare sia ai rally di velocità che a quelli di regolarità. La vettura monta un motore nuovo con zero km.
Bibliografia
- Etzold, So wird's gemacht, Opel Ascona A und B, Opel Manta A und B, Delius Klasing, D 2012.
- Jan-henrik Muche, Axel Lengert, Albert Konigshausen, Friedbert Weber, Opel, Motorsport mit tradition, Heel.
- Klaus Von Bulhmann, Die Opel Rallye Story, Motorbuch Verlag, D 1983.