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cm 39 x 29
2 copies from the edition of 500 and 2 copies without cover
Non il ghirigoro frigido e calligrafico; e non il falso ideogramma occidentalizzato. Non il compiacimento edonistico di una "materia" golosa; e non l'esibizione di un mero "gesto" di energia. E neppure il rigido modulo compositivo, il geometrico intarsio d'una pseudoarchitettura costruttivista, sovraimposta alla libertà del colore. Ma invece: "l'impronta". Una impronta dapprima stesa sopra una fragile matrice - magma indifferenziato dove l'impasto di colore - materia vale solo per la sua funzione futura, quale incubatore d'una forma in divenire - e, indi, rovesciata e resa visibile attraverso l'atto costruttivo dello stampaggio sulla superficie, ancora vergine, della tela.
Gillo Dorfles