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Note Specialistiche
IL PIU' ISPIRATO AUTORE DEL RINASCIMENTO ITALIANO, le cui invenzioni penetrarono subito in Francia, con le traduzioni del Launay e del Belleforest, e, attraverso la mediazione francese, in Inghilterra, con le versioni e riduzioni del Painter e del Fenton, nonché in Spagna, nell'originale e tradotte, e offrirono spunti e schemi ai drammaturghi dell'età elisabettiana (Shakespeare, Webster, Marston), alle commedie del Lope de Vega, alle novelle del Cervantes. Un'immensa fortuna d'oltralpe più che italiana. Rarissima l'edizione completa originale dei 4 libri.
"La raccolta delle novelle è non soltanto l'opera più ampia e più lungamente elaborata del B., ma anche quella in cui meglio si riflettono tutti gli aspetti della sua personalità: una vasta e varia esperienza del mondo, maturata nella lunga pratica delle corti, nelle contrattazioni private e nei maneggi diplomatici, nella frequentazione degli accampamenti, ma vista soprattutto nella prospettiva per eccellenza "mondana", appunto di quei salotti dove convengono "i più elevati e belli ingegni"...Le novelle sono in tutto 214, distribuite in quattro parti, di cui le prime tre, edite nel 1554 a cura dell'autore, hanno un'estensione pressoché uguale, mentre la quarta, pubblicata postuma nel 1573, raccoglie un materiale meno copioso e forse meno elaborato.(...) La raccolta rifiuta lo schema unitario di un inquadramento narrativo...[l'autore] insiste sul fatto che ha radunato le sue novelle "non servando altrimenti ordine alcuno di tempo", senza badare insomma alla successione cronologica della composizione, disponendole "secondo che a le mani gli venivano", in una serie del tutto casuale in cui si riflette il ritmo vario e altrettanto casuale dell'esistenza: "una mistura d'accidenti diversi, diversamente in diversi luoghi e tempi a diverse persone avvenuti e senza ordine veruno recitati". (N. Sapegno, Treccani on line).