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Napoli, Gabinetto Letterario, 1793-1794-1789-1790-1792. 8°, voll. 5, pp. XVI-424; 400; 407; 387; XVI-348. Legatura coeva mezza pelle, titoli in oro al dorso per la "Nuova descrizione."…; piena pergamena per la "Breve descrizione". Tracce di tarlo, brunitura nel testo accentuata in alcune carte.
Raro a trovarsi completo del volume di appendice. Dopo il successo ottenuto con la pubblicazione nel 1781 della “Descrizione dello stato antico ed attuale del Molise” il Galanti ebbe l’incarico, dal primo ministro Giuseppe Beccadelli, di estendere l’opera a tutto il Regno, al di qua del faro. Dal 1782 al 1785 con l’aiuto del fratello Luigi, compì un lungo viaggio attraverso le provincie meridionali del regno, raccogliendo una quantità consistente di dati geografici, politici, economici ed amministrativi. Nel 1786 appare il primo volume della “Descrizione geografica e politica delle Sicilie” che incontra l’opposizione della censura, guidata da Ferdinando Galiani, che cerca di impedirne la pubblicazione, ma l’opera vede comunque la luce per intervento diretto del governo. Il secondo volume è pubblicato nel 1788, il terzo nel 1789 e l’ultimo nel 1790. L’opera “è un lavoro molto articolato, che contiene un’analisi della storia, dell’economia e delle istituzioni amministrative e giudiziarie del Regno. Questa indagine mette anche in rilievo l’influenza sugli aspetti culturali esercitata dai due fulcri cruciali della società del tempo: la nobiltà e il clero. Con una prosa asciutta e chiara, Galanti espone in modo dettagliato lo stato di arretratezza del Regno e cerca, allo stesso tempo, di spiegare quali sono le cause di questa situazione e cosa può fare il governo per riformarlo”. (Treccani)
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