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Libri, Autografi e Stampe

giovedì 04 luglio 2024 e venerdì 05 luglio 2024, ore 10:30 • Roma

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Alighieri, Dante

(Firenze 1265 - Ravenna 1321)

La Commedia [Commento di Christophorus Landinus]. Aggiunta: Marsilius Ficinus, Ad Dantem gratulatio [in latino e Italiano], 1487

Stima

€ 40.000 - 60.000

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Informazioni

Brescia, Boninus de Boninis, de Ragusia, 31 maggio 1487. In 2°. 348 x 222 mm. . Caratteri romani 110:R per il testo e 81:R per il commento, spazi bianchi per iniziali, illustrato da 68 splendidi legni a piena pagina ascrivibili a due differenti artisti e racchiusi entro cornici silografiche ornate su fondo criblé, usate in precedenza nel Catullo impresso dal de’ Bonini nel 1485, marca tipografica su fondo nero e le iniziali “B.B.” al verso della penultima carta, strappo al margine inferiore bianco di c.a2, carta c rimarginata e restaurata al margine esterno, c.o2 piccolo forellino restaurato, esemplare OTTIMO in SPLENDIDA LEGATURA IN PIENA PELLE MARRONE del sec.XIX con iscrizioni in oro ai piatti (titolo e dati tipografici) e raffinate decorazioni fitomorfe al dorso, tagli dorati, difetti alle cerniere, legatura opera della famosa legatrice Katharine Adams (1862 – 1952) eseguita nel 1904. Ex libris al contropiatto di Alfred Acland, successivamente passato nella biblioteca di C.H. St John Hornby Shelley House, Chenlsea nel dicembre 1923. Altra nota di possesso manoscritta alla I carta, di mano forse seicentesca.

Note Specialistiche

Seconda illustrata della Commedia, ma prima edizione con le illustrazioni all’Inferno e al Purgatorio. «[...] può dirsi la prima edizione veramente illustrata del poema dantesco, essendo quella del 1481 (della quale per altro la presente è una copia esatta in quanto al testo) adorna di poche incisioni» Mambelli, 12. Una delle edizioni di maggior successo della Commedia, considerata il modello di tutte le edizioni illustrate veneziane che comparvero in seguito.


"L’edizione della Commedia licenziata a Brescia da Bonino Bonini, come recita il colophon, «il dì ultimo di mazo MCCCCLXXXVII» occupa un ruolo di primo piano nella bibliografia dantesca. Il merito non sta nelle particolari cure testuali (si tratta infatti dell’undicesima edizione in ordine cronologico del poema, qui riproposto col commento di Cristoforo Landino, pubblicato per la prima volta a Firenze nel 1481), quanto nell’ampio corpus iconografico che ne fa in assoluto la seconda edizione illustrata, dopo quella fiorentina stampata da Niccolò di Lorenzo nel 1481 (ISTC id00029000). Nella fiorentina solo i primi 19 canti dell’Inferno sono accompagnati da altrettanti rami incisi da Baccio Baldini su disegni attribuiti a Sandro Botticelli. In ragione di ciò l’edizione bresciana del 1487, interamente illustrata (pur con alcuni equivoci) fino al I canto del Paradiso, può a buon diritto essere considerata il primo riuscito tentativo a stampa di illustrare l’intero poema dantesco. L’edizione è adorna di 68 silografie ben note, sovente citate, come si deduce anche dalla bibliografia raccolta in appendice, ma mai oggetto di uno studio analitico." (Giancarlo Petrella, Dante Alighieri, Commedia Brescia, Bonino Bonini, 1487 Repertorio iconografico delle silografie, Milano, 2012).

Le xilografie sono state assegnate a due mani diverse, una delle quali ha realizzato anche le xilografie per l'edizione di Esopo di Bonino nello stesso anno; sono state inoltre collegate all'artista Giovanni Antonio da Brescia. Nelle xilografie dell'Inferno l'azione si muove generalmente dall'alto verso il basso all'interno di ogni illustrazione, mentre nel Purgatorio dal basso verso l'alto. L'unica xilografia per il Paradiso sembra riferirsi a un canto successivo, non al Canto I, ma è stata presumibilmente collocata all'inizio, essendo l'unica illustrazione per l'intera cantica. Le copie manoscritte di Dante sono state illustrate dopo il 1330 e, anche in questo caso, molte di esse non hanno una serie completa di illustrazioni (anche se di solito l'Inferno è completamente illustrato). La maggior parte dei manoscritti veniva prodotta a Firenze, dove c'era la maggiore richiesta di opere dantesche, quindi la comparsa delle prime edizioni a stampa a Brescia e a Venezia negli anni Ottanta del Quattrocento rappresenta un cambiamento del mercato dantesco oltre i confini della Toscana. Il ciclo illustrativo di questa edizione fu una strategia impressionante di Bonino che diede al suo libro un notevole vantaggio commerciale rispetto a tutti i suoi concorrenti, che lo imitarono in seguito.Mambelli 12; HC* 5948; Goff D, 31; BMC VII, 971; IGI 362; Sander 2312.

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