Questo sito web utilizza i cookie per poter offrire la migliore esperienza d'uso possibile. Le informazioni contenute nei cookie vengono memorizzate nel browser dell'utente e svolgono funzioni quali il riconoscimento dell'utente quando torna sul nostro sito web e l'aiuto al nostro team per capire quali sezioni del sito web sono più interessanti e utili per l'utente.
Firenze, Manni, 1741. In 4°. Frontespizio e numerose pagine stampati in rosso e nero, medaglione calcografico sul frontespizio, frontalino e iniziale calcografica a p. III Finalino xil. a p. 459, marginali fioriture, legatura coeva in piena pelle e decorazioni in oro ai piatti e al dorso, titolo su tassello rosso, tagli in oro, sciupata.
Il Codice Mediceo di Virgilio (Firenze, Laur. 39.1 + Vaticano lat. 3225, f.76), un manoscritto del V secolo scritto in caratteri rustici, conservato nella Biblioteca Medicea Laurenziana di Firenze, con un unico foglio conservato nella Biblioteca Vaticana, contiene le Egloghe da VI.48, le Georgiche e l'Eneide. Una sottoscrizione alla fine delle Egloghe attesta che il manoscritto fu corretto a Roma da Turcius Rufius Apronianus Asterius, console nel 494. Reynolds afferma che il manoscritto "trovò la strada per Bobbio, ed era ancora lì nel 1467". Nel 1741 il Codex Mediceus fu pubblicato per la prima volta a stampa in una straordinaria riproduzione tipografica, o facsimile tipografico, progettata e curata dal bibliotecario e filologo vaticano Pier Francesco Foggini. L'edizione, stampata da Manni a Firenze, fu realizzata con caratteri che imitavano la scrittura unciale dell'originale, in rosso e nero. Combinando tipi di dimensioni diverse, il tipografo fu in grado di includere anche le annotazioni e le emendazioni di Asterius e Laetus.
Per richiedere un condition report contattare libriestampe@finarte.it
Il dipartimento fornirà un rapporto generale sullo stato del bene sopra descritto. Si ricorda però che quanto dichiarato da Finarte rispetto allo stato di conservazione dei beni corrisponde unicamente a un parere qualificato e che i nostri esperti non sono restauratori professionisti.
Per una relazione dettagliata consigliamo quindi di rivolgersi a un restauratore di vostra fiducia. Si consiglia ai potenziali acquirenti di ispezionare ogni lotto per accertarsi delle condizioni durante le giornate di esposizione come indicato in catalogo.