Precedente / Successivo

Libri, Autografi e Stampe

venerdì 15 dicembre 2023, ore 11:00 • Roma

297

Storia militare - manoscritto

Piano dei trinceramenti del Colle dell'Assietta e della sommità del Gran Serano con le annotazioni, 1747

Stima

€ 250 - 350

Lotto venduto

€ 323

I prezzi di vendita comprendono i diritti d'asta

Informazioni

Grande foglio di carta lucida da disegno tecnico, 600 x 830 mm. ripiegata, recante al centro il piano militare disegnato dei trinceramenti e delle difese organizzate, contornato dal testo di commento che esplicita le disposizioni delle truppe, le difese, gli attacchi e la sequenza. Il tutto conservato in un'elegante legatura in pelle bordeaux con decorazioni in oro ai piatti e titolo.

Note Specialistiche

La battaglia dell'Assietta, conosciuta anche come "bataja dl'Assiëtta" in piemontese e "bataille du col de l'Assiette in francese", fu combattuta il 19 luglio 1747 sulla cresta tra la Val Chisone e la Val di Susa (Piemonte); si trattò di un significativo episodio della guerra di successione austriaca, conflitto che sconvolse l'Europa della metà del Settecento. L'Assietta è un colle brullo che domina un ripido vallone da cui poi saliranno le truppe francesi, posto a oltre 2500 mt sullo spartiacque fra la valle di Susa e quella del Chisone: il suo controllo consente di poter intervenire rapidamente in una valle o nell'altra. Prevedendo che i francesi vi sarebbero transitati come era già avvenuto per la campagna del 1745, Carlo Emanuele III ordinò di trincerarlo e di presidiarlo con 13 battaglioni di fanteria. Il corpo destinato all'Assietta era composto da truppe sabaude ed austriache al comando del tenente generale Giovanni Battista Cacherano di Bricherasio. I trinceramenti erano costruiti in modo tale da permettere una difesa a 360°. Il punto chiave dell'intero perimetro difensivo era però dato dalla vetta del Gran Serin, sulla quale furono schierati i tre migliori battaglioni a disposizione del generale piemontese. Le spie francesi avvertirono però i marescialli che il nemico si stava fortificando sull'Assietta, e pertanto venne deciso di attaccare subito, per stroncare quelle forze armate che avrebbero potuto intralciare un eventuale assedio al forte di Exilles. I francesi erano forti di 32 battaglioni, contro i 13 austro-sardi, dei quali dieci impegnati effettivamente in combattimento. Il 22 luglio un proclama del re Carlo Emanuele III di Savoia invita i sudditi a ringraziare Dio per aver consentito ai soldati piemontesi di respingere: «Li nemici che in numero molto superiore erano venuti ad attaccare con gran impeto li nostri trinceramenti del colle della Sieta al di sopra d'Exilles con li avere li medesimi persi sei stendardi, lo stesso generale che li comandava, molti ufficiali di primo grado e da cinque o seimila uomini tra morti e feriti e prigionieri».

Lo scorso anno l’Assemblea legislativa piemontese ha approvato una legge, che riconosce ufficialmente la data del 19 luglio, ricorrenza della storica battaglia dell’Assietta, come “Festa del Piemonte – Festa dël Piemont”.



Contatta il dipartimento