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Libri, Autografi e Stampe

venerdì 15 dicembre 2023, ore 11:00 • Roma

250

Laborde, Jean-Benjamin de

Voyage pittoresque d'Italie: Royaume de Naples., 1778

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Informazioni

Parigi, La Fosse, 1778 - 1780.
Folio, 16 fascicoli per complessive pagine 112 e 125 tavole incise all'acquaforte raffiguranti vedute e monumenti della città di Napoli, del Vesuvio, di Pompei ed Ercolano. Legatura coeva in piena pelle bazzana, dorsi e sei scomparti con alcuni difetti, titolo e fregi in oro al dorso.

Note Specialistiche

Nel 1777 sul "Mercure de France" esce l'avviso di una pubblicazione in sei tomi: Tableaux pittoresque, moraux, politiques, litteraires de la Suisse et de l'Italie. Promotore di questa iniziativa è un personaggio influente della corte di Luigi XVI Jean Benjamin de Laborde, (scrittore, musicista, autore e curatore di splendide edizioni d'arte) primo valletto di camera di Luigi XVI, Ricevitore generale delle finanze e quindi "Fermier General", la moglie era dama di compagnia di Maria Antonietta. Morì sulla ghigliottina nel 1794. Il piano dell'opera prevedeva la prima parte dedicata alla Svizzera, la seconda e terza a Roma, la quarta a Napoli e al Regno, la quinta a Genova, Modena, Parma e Lucca, la sesta a Venezia, Milano e alla Savoia. L'inizio della pubblicazione dell'opera avviene nella prima metà del 1777 con i primi tre quaderni dedicati alla Svizzera. Ma forse perché i tempi non erano maturi, il pubblico non rispose bene a questa successione di vedute anche un po’ monotone della Svizzera, l'immediato ripiegamento fu per una pubblicazione dedicata all'Italia cominciando con il Regno di Napoli. Già nella breve presentazione inserita nel primo fascicolo, il de Laborde, (a differenza delle notizie riportate nel "Mercure") prevedeva l'estensione a tutto il regno compresa la Sicilia, e dà anche i nomi degli artisti ed incisori a cui veniva affidata la realizzazione delle tavole: Fragonard, Robert, Cochin, Paris, Chatelet, Desprez, Bertaux, ecc. inoltre avvisa i sottoscrittori che nel 1778 “i fascicoli saranno pubblicati ogni tre o quattro mesi mentre a partire dal 1779 la cadenza sarà mensile”. Solo nel 1780 fu terminato il primo volume che comprendeva 16 fascicoli per un totale di 125 tavole ciascuna corredata da un testo descrittivo. A questo punto, forse per le crescenti difficoltà finanziarie o forse perché stanco data l'enormità dell'impresa, il de Laborde cede le sue azioni al Saint-Non (e a suo fratello) a cui già aveva chiesto consigli e collaborazione per la stesura dei testi delle tavole. Il Saint-Non per prima cosa, con una intuizione geniale cambia il progetto limitandolo al solo Regno di Napoli e subito dopo smette la pubblicazione a fascicoli. Sulla scorta del materiale già pronto e dei suoi diari di viaggio fatto nell'Italia Meridionale nel 1761 inizia la pubblicazione a volume e prepara il testo dei primi due volumi (del "Voyage") in cui inserisce le tavole, già pronte del de Laborde, là dove la narrazione lo richiedeva (per questo motivo in questi primi due volumi la numerazione non è consecutiva mentre negli altri tre sì). L'altra geniale intuizione è di dedicare alla Sicilia una parte importante visto l'interesse suscitato dalle opere del Winckelmann, Houel, Swinburne e altri pubblicate nella seconda metà del XVIII secolo. Non avendo materiale sulla Sicilia decide di inviare gli artisti dell'Accademia di Roma (che in parte avevano già collaborato con il de Laborde) che sotto la direzione di Dominique Vivant Denon eseguirono i disegni occorrenti per la realizzazione delle tavole. P.S. Le tavole della Svizzera furono poi utilizzate nell’opera “Tableaux De La Suisse, Ou Voyage Pittoresque….” curata dallo stesso Laborde e da Beat Fidel Zurlauben e stampato a Parigi dallo stesso editore (Clousier) e con le stesse caratteristiche tipografiche del “Voyage” del Saint – Non.

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