Informazioni
Note Specialistiche
Nel 1565 Commandino ricevette la visita del filosofo, matematico e astrologo inglese John Dee (1527-1608), che gli consegnò una traduzione manoscritta in latino di un'opera araba legata al De divisionibus di Euclide. Commandino pubblicò questa versione latina - De superficierum divisionibus liber Machometo Bagdedino ascriptus - a Pesaro nel 1570, aggiungendo un suo breve trattato per condensare e generalizzare la discussione di quest'opera. Due anni dopo, su richiesta di Francesco Maria II della Rovere, duca di Urbino, Commandino tradusse gli Elementi di Euclide in latino e li pubblicò, insieme a un ampio commento, nel 1572, sempre a Pesaro. Poi, nel 1575, per i suoi connazionali che non conoscevano il latino, Commandino curò una traduzione italiana degli Elementi insieme al suo commento, che affidò ad alcuni suoi studenti. Il De gli elementi di Euclide libri quindici è il primo libro stampato a Urbino nel XVI secolo e la pubblicazione è dedicata - come la versione latina del 1572 - al suo mecenate Francesco Maria della Rovere. Il volume fu stampato da Domenico Frisolino, che Commandino aveva probabilmente chiamato a Urbino per questo scopo, avendo Frisolino fondato la prima tipografia in città negli ultimi mesi del 1574. La tipografia si trovava nella casa dello stesso Commandino, come attesta il colophon: "IN URBINO IN CASA DI FEDERICO COMMANDINO, CON LICENTIA DEI SUPERIORI. MDLXXV".
Riccardi, I, a 363 - 364. Riccardi, Saggio di una bibliografia euclidea, pag. 25. Gamba, 1386. Brunet, II, 1090. Graesse, II, 513. Olschki, Choix, 6539 "Traduction très estimée". Edit16 CNCE 18361