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Manoscritto - Lucrezio, Tito Caro
Della natura delle cose LIBRI VI Tradotti dall'Idioma latino nel volgare fiorentino da Alessandro Marchetti, 1700
Stima
€ 300 - 400
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€ 896
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Informazioni
Note Specialistiche
Alessandro Marchetti (1633-1714), uomo di scienze, oltre che valente letterato: aveva infatti una formazione galileiana, ed era assai vicino alle posizioni di quel Pierre Gassendi che aveva cercato di conciliare atomismo e cristianesimo. La sua traduzione in endecasillabi – eseguita tra il 1664 e il 1668 – fu operazione laboriosa, non solo per la complessità della poesia filosofica dell’autore latino, ma anche per la necessità di “edulcorare” le immagini del De rerum natura, sentite dalla mentalità corrente, ancora permeata di echi controriformistici, come più decisamente empie e materialiste. Tutto ciò, come pure la stampa avvenuta postuma nel 1717 nella non cattolica Londra, non servì però ad evitare un perentorio decreto di proibizione della diffusione del volume da parte dell’Indice di Roma.