Precedente / Successivo

Libri, Autografi e Stampe

mercoledì 15 giugno 2022 e giovedì 16 giugno 2022, ore 15:00 • Roma

544

Prezzolini, Giuseppe, Biagio Marin

Lettere, 1961

Stima

€ 1.000 - 1.200

Un utente ha offerto

La tua offerta è la più alta

Informazioni

Bell'insieme di 5 lettere, alcune con buste, 4 cartoline postali indirizzate da Giuseppe Prezzolini al poeta gradese Biagio Marin, unite due lettere di Margherita Marchione, studiosa e curatrice dell'opera di Prezzolini, sempre a Marin. Arco cronologico: 1961-1977 circa.  

Note Specialistiche

Nella prima missiva del 4 agosto 1961, su carta intestata Giuseppe Prezzolini Penthouse One, New York, Prezzolini si complimenta per l'uscita della sua antologia poetica [si tratta di Solitae del 1961], leggiamola per comprendere le fondamenta di un vero e duraturo rapporto di stima ed amicizia:
"Caro Marin, ebbi e vidi con piacere la tua antologia, pubblicata da un editore simpatico [n.d.c. si tratta di Sceiwiller!]. Sappimi dire - per curiosità - se la prefazione raccomandazione del Pasolini ha fatto effetto sul pubblico o no. Chi lo sa che non torni in Italia quest'inverno, se le "potenze" mi lasciano libero. Rimaniamo sempre in meno, caro Marin, e sebbene il ricordo del passato non mi faccia nessun piacere, una persona come te la s'incontra volentieri ancora una volta prima di morire. Aff. GPrezzolini". In realtà Prezzolini morirà solo 21 anni dopo, all'età di 100 anni, per cui la corrispondenza tra i due poté proseguire a lungo.
In una successiva missiva del 5/01/1963 dà accurate raccomandazioni per un viaggio a Paestum, che prevede una tappa a Salerno e al ritorno la visita a Roma, presso casa Prezzolini. 
Il tono delle missive alterna incontri e appuntamenti in Italia con riflessioni più meste e profonde sulla vita:
"Quanti fantasmi vedo tutte le volte che ricevo una delle tue lettere con quella calligrafia che, nel caso tuo, ti somiglia per chiarezza, grazia, sincerità. E come vorrei che quel che dici di me si potesse confermare nel tempo, quando le foglie delle corone saranno secche e rimarrà soltanto il segno sulla nostra pelle. Ne abbiamo viste tante, insieme, se non con le persone, col pensiero che conta di più. (...) Soltanto al tavolino mi ritrovo con me stesso, o quando sogno in letto degli amici che non sono proprio quelli che conobbi in vita e non mi meraviglio tanto di vederli così differenti, sono felice di stare con loro, o anche soltanto di andare in cerca di paesi che chiamo Firenze, Parigi, New York e sono invece anche essi così diversi da quelli della memoria. Quale sarà la verità? E' una vecchia domanda che mi faccio spesso quando mi sveglio. Non ricordar cose da poco che feci, mentre avrei voluto far tanto di più, e la debolezza umana mi ha tagliato le gambe, le braccia, e son rimasto con l'immaginazione. Dove ti avrei messo, caro Marin, dove avrei messo i miei amici di un tempo, spariti. Potessi correggere il mondo. (...) Mi pare di aver poco tempo ancora, e non potrò impiegarlo come vorrei. Sento non rivoluzione, ma decadenza, puzzo di marcio intorno. Ma ci scriveremo ancora qualche volta, spero. Tuo aff.mo Prezzolini(...)".
Si scriveranno ancora, una generazione che nella scrittura (soprattutto epistolare) trovava il balsamo vitale, per loro e per noi che possiamo ancora leggere prose del genere.

Contatta il dipartimento

Condition report

Per richiedere un condition report contattare libriestampe@finarte.it Il dipartimento fornirà un rapporto generale sullo stato del bene sopra descritto. Si ricorda però che quanto dichiarato da Finarte rispetto allo stato di conservazione dei beni corrisponde unicamente a un parere qualificato e che i nostri esperti non sono restauratori professionisti. Per una relazione dettagliata consigliamo quindi di rivolgersi a un restauratore di vostra fiducia. Si consiglia ai potenziali acquirenti di ispezionare ogni lotto per accertarsi delle condizioni durante le giornate di esposizione come indicato in catalogo.