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Note Specialistiche
“Over the next three decades, Lucas made a series of fifty albums and scrapbooks that he termed his ‘book monument’. These books were a bricolage amassed from the fullest range of traces and fragments of his life and work: etchings, sketches,nature prints, thoughts and writings, assorted personalia, and also – through the window of photography – sculpture, architecture, and his own body. In this way, Lucas’ entire creative output was brought together and re-presented in seemingly random juxtapositions. The monumental books were repositories designed, said Lucas, to ‘fall into hands who will protect them: there being much of my spirit within’.”
Questo che presentiamo è uno 50 “book monument” di Lucas, costruito esattamente come un libro-enciclopedico che sviluppa una o più storie mentali del suo visionario autore. Al centro del volume la storia mitica di Friar Bacon, ovvero Roger Bacon (sicuro alter ego di Lucas) nato nel 1215 a Ilchesternel Somerset; “Friar Bacon united profond science with perfect charlatism” sono una delle prime definizioni date da Lucas del suo personaggio, che progressivamente, pagina dopo pagina, si arricchisce di nuovi e misteriosi connotati. Il suo capolavoro è la Brazen Head, “a Triumph of Scientistic Skill”, che viene dettagliatamente illustrata con tavole, disegni, testi e fotografie. Bacon si trasforma progressivamente in un’alchimista, che inventa la polvere da sparo, e che con chiavi magiche e altri stratagemmi riesce a compiere miracolosi incantesimi, tutti finemente disegnati da Lucas. La storia di Friar Bacon si sviluppa sino a p.26, a seguire iniziano una serie di pagine contenenti incisioni, Some of my etchings, come vengono ben descritte a p.27v. I soggettisono i più svariati, tratti da varie serie: Illustration’s to Goldsmith’s(1841) che ritraggono villaggi deserti e scenari di campagna, il tutto però con ambientazioni neogotiche, romantiche, languidamente e cupamente espressioniste. Sembra di vedere Goya e ancor più William Blake dietro l’ispirazione simbolica e romantica di tante tavole, le più suggestive certamene quelle che illustrano l’opera di Tom Burns, Tam O'Shanter: A Tale of Brownyis and of Bogillis Fullis this Buke. Il senso del viaggio di questo cavaliere nero è tutto racchiuso in queste poche frasi: “…those who love traveled in darkness and in the tempest have had flashes of lightening for their guide, will remember the wind and fearful forms that have then been revealed…This is a fine etching transparent wierd and suggestive of the Supernatural”. Seguono altre decine di tavole, con soggetti diversi, e una bella serie di 11 Nature Print.
Un libro monumentale, per un’artista poco noto se non da raffinati cultori del simbolismo e romanticismo inglese che possano apprezzare l’idea progettuale che è dietro un’opera così visionaria e fantastica, in anticipo sui tempi e anche oggi, profondamente spiazzante.