Milano, Giuseppe Marelli, 1741. In 8°. Occhietto con titolo, tavola nel testo raffigurante la morte del gatto su disegno diF. Porta e incisa da G. Bianchi, fogli in barbe, fregi incisi in legno nel testo, fioriture, qualche piccolo strappo marginale, alcuni fascicoli allentati, legatura coeva in cartonato, dorso liscio, qualche strappo al dorso. Firma di appartenenza al contropiatto: "Orazio Gentile Ricci 1752".
Prima edizione di questa raccolta di testi prevalentemente poetici a cura di Domenico Balestrieri, che firma la dedica a Gioseffo Lambertenghi e la premessa "A chi vuol leggere"."Andò invece in porto, con la pubblicazione nel 1741 delle Lagrime in morte di un gatto, l'altra iniziativa bernesca maturata negli stessi anni a Milano, sempre con la partecipazione del Giusti, oltre che del Riviera e del Passeroni, cioè la raccolta promossa dal Balestrieri per piangere la morte del suo gatto, caduto in strada dal tetto sul quale era stato affrontato dai rivali in amore. Il Balestrieri contribuisce con due testi dialettali e con altri in lingua. Fra gli antecedenti letterari si contano la gatta del Petrarca, ricordata anche dal Tassoni nella Secchia rapita (VIII, 33-34), e la gatta del Coppetta. Recente era l'orazione del Martelli In morte di Po cane mormusse, mentre l'arcade milanese Francesco Puricelli, morto nel 1738, lasciava tra le sue rime un capitolo in lode al gatto, che verrà pubblicato nelle Lagrime, anche se estraneo all'occasione." (Isella). Hoepli 32. Predari 372. Isella, Bibliografia delle opere a stampa della letteratura in lingua milanese, p. 66, n° 44.
Specialist Notes
Prima edizione di questa raccolta di testi prevalentemente poetici a cura di Domenico Balestrieri, che firma la dedica a Gioseffo Lambertenghi e la premessa "A chi vuol leggere"."Andò invece in porto, con la pubblicazione nel 1741 delle Lagrime in morte di un gatto, l'altra iniziativa bernesca maturata negli stessi anni a Milano, sempre con la partecipazione del Giusti, oltre che del Riviera e del Passeroni, cioè la raccolta promossa dal Balestrieri per piangere la morte del suo gatto, caduto in strada dal tetto sul quale era stato affrontato dai rivali in amore. Il Balestrieri contribuisce con due testi dialettali e con altri in lingua. Fra gli antecedenti letterari si contano la gatta del Petrarca, ricordata anche dal Tassoni nella Secchia rapita (VIII, 33-34), e la gatta del Coppetta. Recente era l'orazione del Martelli In morte di Po cane mormusse, mentre l'arcade milanese Francesco Puricelli, morto nel 1738, lasciava tra le sue rime un capitolo in lode al gatto, che verrà pubblicato nelle Lagrime, anche se estraneo all'occasione." (Isella). Hoepli 32. Predari 372. Isella, Bibliografia delle opere a stampa della letteratura in lingua milanese, p. 66, n° 44.
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