Leopardi, Giacomo
Lettera, 1827
Estimate
€ 10.000 - 12.000
At auction on Friday 16 December 2016 at 10:30
Un utente ha offerto
Your offer is the highest
Information
Leopardi comunica all'amico Puccinotti di essere in procinto di partire per Bologna, "donde fo conto di passare a Firenze, e starvi tutta l'estate.(..). Gli chiede di dargli sue continue notizie, "perché so bene che ogni tua lettera mi sarà carissima, perché io t'amo sempre come uomo egregio , e ti stimo come raro ingegno." Le ultime righe contengono la consueta invettiva contra Recanati: "Ogni ora mi par mill'anni di fuggir via da questa porca città, dove non so se gli uomini sieno più asini o più birbanti; so bene che tutti son l'uno e l'altro. Dico tutti, perché certe eccezioni che si conterebbero sulle dita, si possono lasciar fuori del conto. Dei preti poi, dico tutti assolutamente. Quanto a me, la prima volta che in Recanati sarò uscito di casa, sarà dopo dimani, quando monterò in legno per andarmene: sicché mi hanno potuto dare poco fastidio.(...)". Rinchiuso nel Palazzo di Montemorello, Leopardi guardava con disprezzo, ricambiato, i suoi concittadini e sognava come sempre la fuga nelle sue città d'elezione, Bologna e Firenze in primis. Giacomo Leopardi, Lettere, Milano, Mondadori, 2006, ne "I Meridiani", n.511.