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Dipinti e Disegni Antichi

martedì 31 maggio 2022, ore 15:00 • Roma

168

Pier Francesco Gianoli

(Campertogno 1624 - Milano 1692)

Sacra Famiglia con angeli, Dio Padre e Spirito Santo

Stima

€ 5.000 - 10.000

Lotto venduto

€ 11.400

I prezzi di vendita comprendono i diritti d'asta

Informazioni

olio su tela originale
cm 147 x 117,5

in cornice coeva in legno ebanizzato con fregi intagliati e dorati

sul retro in alto iscrizione Novara


Ringraziamo il professor Filippo Maria Ferro per aver confermato la presente attribuzione, sulla base di fotografie a colori.

La tela in esame porta un vecchio riferimento, condivisibile, a Pier Francesco Gianoli, pittore valsesiano nato a Campertogno nel 1624 e morto a Milano nel 1692. Dopo una prima formazione a Milano, ebbe modo di studiare i modelli romani e, in particolare, il classicismo pittorico di Andrea Sacchi, durante un suo soggiorno nell'Urbe, dove Gianoli è documentato tra gli iscritti all'Accademia di San Luca. 
Il pittore fu attivo soprattutto in Valsesia e nel novarese e molte sono le sue opere che, ancora oggi, decorano le chiese e altri edifici, principalmente religiosi, della zona. Tra i primi lavori di maggiore rilievo si segnala quello commissionato dalla Collegiata di Varallo, per la quale realizzò nel 1654 sei tele con episodi della vita di San Gaudenzio. La grande stima che il pittore andò acquisendo è confermata dalla sua presenza all'interno del cantiere del Sacro Monte di Varallo, dove lavorò in due momenti diversi della sua attività: nel 1665, quando affrescò la cappella trentaduesima, e successivamente nel 1679, anno in cui firmò e datò gli affreschi raffiguranti Gesù ricondotto a Pilato nella cappella ventinovesima. Subito dopo, il pittore si guadagnò anche la partecipazione alla realizzazione di un altro dei principali sacri monti piemontesi, quello di Orta, dove affrescò la cappella dell'Addolorata nel 1680.

Con queste e molte altre commissioni, partendo dall'imprescindibile lezione di Tanzio da Varallo, maestro indiscusso della cultura pittorica locale - al quale Gianoli è certamente debitore - il pittore di Campertogno ha rappresentato una svolta classicista nella pittura lombardo-piemontese dell’epoca, rielaborandola con uno stile che tiene insieme la tradizione romana e la lezione dei grandi maestri del Seicento lombardo - primi tra tutti Giulio Cesare Procaccini, il Cerano e Daniele Crespi. Anche le due tele qui all'incanto (lotti 167 e 168) sono un mirabile esempio dell'alto esito pittorico raggiunto da Gianoli.

Per un profilo storico - critico dell'artista cfr: F. M. Ferro e M. Dell’Omo, La pittura del Sei e Settecento nel Novarese, Novara, 1996, pp. 150-157; A. Ancillotto, ad vocem, in Dizionario Biografico degli Italiani, volume 54, Roma 2000; P. Sitzia, G. Sitzia, P. Venturoli, Il pittore Pier Francesco Gianoli a Grignasco e in diocesi di Novara, Novara 2001.
 

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