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Francesco Solimena
(Canale di Serino 1657 - Barra 1747)
Apollo affida il figlio Esculapio al centauro Chirone
Stima
€ 5.000 - 8.000
Lotto venduto
€ 6.990
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Informazioni
cm 130 x 182
Ringraziamo il professor Riccardo Lattuada per aver confermato la presente attribuzione dopo aver visionato l'opera dal vivo.
Lo studioso ritiene l'opera una rara ed interessante testimonianza della tecnica pittorica utilizzata dall'artista, riferendola alla sua tarda attività. Il dipinto è infatti un non finito, in cui la preparazione bruna rimane a vista in alcuni punti.
L'episodio qui raffigurato è tratto dalle Metamorfosi di Ovidio (I, 602-620): la ninfa Coronide, amata da Apollo e in attesa di un figlio da lui, abbandonò il Dio per amore del giovane Ischi. Apollo ne fu informato da un candido corvo, che aveva posto a guardia della ninfa. Folle di gelosia, uccise Coronide con una freccia ma in seguito, pentito del suo gesto, punì il corvo, che da bianco divenne nero, e cercò quindi di salvare il corpo del bimbo, strappandolo dal grembo della madre. Il figlio, di nome Esculapio, venne affidato al centauro Chirone e divenne il dio della Medicina, ereditando i poteri curativi del padre.