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Dipinti e Disegni Antichi e Arte del XIX Secolo

martedì 15 settembre 2020, ore 15:00 • Roma

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Simone Cantarini (Pesaro 1612 - Verona 1648)

Ritratto del Cardinale Antonio Barberini jr

Stima

€ 20.000 - 30.000

Lotto venduto

€ 22.580

I prezzi di vendita comprendono i diritti d'asta

Informazioni

olio su carta, applicata su tela
cm 48 x 36

sul telaio due timbri: Regia Dogana di Firenze, 22/2/1915; e Ufficio Esportazioni Oggetti d’Arte


Provenienza

Collezione Chiaramonte Bordonaro, Palermo;
Collezione Marcello Del Drago, fino alla vendita Finarte, Roma,7-8 maggio 1974, lotto 180, dove è stato offerto come “Jacob Ferdinand Voet” e dal 1979 presso gli eredi Santilli.

Esposizione

Firenze, Palazzo Strozzi, Mostra antiquaria, 1979

Bibliografia

V. Martinelli, Un altro dipinto di Gian Lorenzo Bernini. Un ritratto giovanile del card. Antonio Barberini junior, in Studi in onore di G. C. Argan, I, Roma 1984, pp. 259-266


L. Mochi Onori, Gian Lorenzo Bernini regista del barocco,catalogo della mostra, Roma 1999, a cura di M. G. Bernardini, M. Fagiolo Dell’Arco, Milano 1999, pp. 429-430, n. 207
Simone Cantarini detto il Pesarese 1612-1648, catalogo della mostra a cura di A. Emiliani, Bologna, Pinacoteca Nazionale, 11 ottobre 1997 - 6 gennaio 1998, scheda a cura di A.M. Ambrosini Massari p. 82  (cit.)
F. Petrucci, Bernini pittore. Dal disegno al maraviglioso composto, Roma 2006, p. 409, n. 23


REFERENZE:
Fondazione Zeri: scheda n. 60871 come Scuola genovese del sec. XVII e con la notazione “copia” del Ritratto del Cardinale Antonio Barberini ora alla Galleria Nazionale d’Arte Antica di Palazzo Corsini a Roma, databile tra il 1630 e il 1648.


La presente attribuzione è stata confermata dalla professoressa Anna Maria Ambrosini Massari, dopo aver visionato l'opera dal vivo.

La studiosa lo ritiene un capolavoro giovanile dell’artista pesarese, e prima versione del ritratto del Cardinale Barberini junior, realizzato successivamente su tela in due versioni, la prima in collezione privata a Roma (già Sotheby’s, Londra, 4 luglio 1990, lotto 74) e la seconda conservata nella Galleria Corsini a Roma, dipinta successivamente, in un formato a mezzo busto e caratterizzata da un’inquadratura meno ravvicinata rispetto ai ritratti precedenti.

L’opera è stata eseguita probabilmente dal vero da Cantarini durante il soggiorno del prelato a Pesaro come legato papale, in occasione della devoluzione del ducato alla Chiesa, nell’estate del 1631. Proveniente dalla collezione della Fondazione Gennaro Santilli, nel 1974 la tela è stata notificata dalla Soprintendenza con l’attribuzione a Jacob Ferdinand Voet in occasione della vendita all’asta Finarte della collezione del principe Marcello Del Drago, a cui era appartenuta. Il primo a identificare correttamente l’effigiato del ritratto e ad attribuirlo a Gian Lorenzo Bernini è stato Valentino Martinelli in uno studio del 1984 dedicato a Giulio Carlo Argan.

Per uno studio risolutivo sul dipinto con riferimenti alla bibliografia precedente si rimanda al contributo in corso di pubblicazione di A.M. Ambrosini Massari, Simone Cantarini per Antonio Barberini, tre ritratti e la congiuntura naturalista, in “Rivista d’Arte”, 10, 2020.

Il dipinto è soggetto a notifica da parte del Ministero per i Beni e le Attività Culturali.