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74 x 60,5 cm and 73,5 x 58,5 cm
Il lotto è corredato da una lettera del dottor Daniele Sanguineti, che conferma la presente attribuzione, ipotizzando l'intervento di un collaboratore del Mulinaretto nell'esecuzione delle vesti, mentre riconosce la piena autografia del maestro nell'esecuzione dei volti, delle capigliature e delle mani.
Lo studioso data le opere al primo decennio del Settecento, sottolineandone l'alta qualità pittorica e la ricchezza dell'impasto cromatico. Il Mulinaretto seppe coniugare le nuove istanze della ritrattistica francese, che con Hyacinthe Rigaud si diffonde in tutta Europa, con la grande tradizione del ritratto genovese, inaugurata un secolo prima da Van Dyck.