Stima
€ 4.000 - 6.000
Lotto venduto
€ 8.628
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Informazioni
cm 131 x 97
L'impatto emotivo particolarmente forte indotto dal dipinto deriva, oltreché dal soggetto truculento, dalla dimensione che evoca il vero. L'impostazione scultorea e il misurato classicismo, caratteristici della cultura pittorica romana, stemperano tuttavia la crudezza della scena. Tangenze stilistiche e compositive richiamano i modi di Giacinto Brandi, in particolare si confronti il San Girolamo, a Gaeta, Museo Diocesano, in G. Serafinelli, Giacinto Brandi. Catalogo ragionato delle opere, vol. 2, Torino 2015, cat. A38., p. 58 s., ill. in cui si mostrano evidenti affinità con la pittura barocca napoletana, cui lo stesso collezionista, in appunti inventariali autografi, aveva fatto riferimento insieme al nome di Brandi. Un'ulteriore ipotesi attributiva che dobbiamo allo studioso, evoca il nome del genovese Giovanni Battista Langetti, il quale ha raffigurato lo stesso soggetto, esattamente nel medesimo formato, con maggiore enfasi drammatica (La morte di Catone, collezione privata, pubblicato in G. Gamulin, Contributo al Seicento veneziano, in "Arte Veneta", XV, fig. 293).