La composizione del dipinto offerto nel lotto è nota in altre versioni, con alcune varianti nelle mani e nel volto, di cui la più celebre è conservata a Firenze, Galleria degli Uffizi. Come taluni altri esemplari noti, quello qui presentato è in controparte rispetto alla tavola degli Uffizi.
La santa, da identificarsi con Caterina d'Alessandria per la presenza della ruota spezzata, simbolo del suo martirio, rivolge gli occhi ad un cielo fiammeggiante, reso vibrante dalle nuvole incandescenti. Le mani, forti e sensibili, sono dipinte con un modellato finissimo, così come i capelli, lunghi e inanellati. Il dipinto è menzionato in una pagina dell'inventario di collezione, disponibile in copia, datato 12 ottobre 1920, redatto dal professor Adolfo Venturi (Modena 1856 – Santa Margherita Ligure 1941), pioniere della storia dell’arte in Italia e maestro, tra gli altri, di Pietro Toesca, del figlio Lionello, Roberto Longhi e Giulio Carlo Argan. Così lo ricorda il suo allevo Pietro Toesca (Necr. in “Le arti”, 1940-41, p.309): “Quando, or sono cinquant'anni, gli studi sulle arti attraevano soltanto pochi eletti, Adolfo Venturi tra i primi intese la necessità di diffonderli non soltanto per ornamento ma per sostanza della cultura: e ne divenne l'instancabile apostolo. Aveva quelle doti avvincenti che trattennero sempre intorno a lui anche gli ascoltatori indifferenti: la nobiltà del tratto, e l’aurea voce, e il discorso vibrante d'immaginazione poetica; ma soprattutto la sua parola valeva perché mossa dall'amore dell'arte, sostanziata di sentimento e di scienza. E vinse la ostilità, e l'indifferenza agli studi sull'arte, che allora erano stranamente diffuse tra noi, ammantate di filologica gravità”.
Su carta intestata della Regia Università degli Studi di Roma, Scuola di Storia dell’Arte Italiana (successivamente denominata “La Sapienza”), dove il Prof. Venturi aveva ottenuto la libera docenza nel 1890, avendo come relatore Giosuè Carducci, si menziona il dipinto offerto nel lotto: "la Scuola milanese di Leonardo Da Vinci è rappresentata dalla Santa Caterina di Giovanni Pedrini, detto Giampietrino: la mezza figura palesa il tipo prediletto del maestro altre volte ripetuto per raffigurare la Maddalena". La firma autografa di Venturi è apposta in verticale sul bordo esterno, a mo’ di autenticazione ufficiale.